Regione Umbria - Assemblea legislativa


EX OSPEDALE GUALDO TADINO: “DARE VELOCEMENTE SEGUITO A PROPOSTA REGIONE SU RIUTILIZZO STRUTTURA. PERSO TROPPO TEMPO PER UN'OPERAZIONE STRATEGICA PER L’ALTO CHIASCIO” – NOTA DI SMACCHI (PD)

In sintesi

Il consigliere regionale del PD, Andrea Smacchi, interviene sulla questione del riutilizzo dell’ ex ospedale Calai di Gualdo Tadino spiegando che questa struttura ha “una valenza strategica per l’economia e la tenuta sociale di quel territorio”. Smacchi, ricorda che, nel 2005, la Regione Umbria ha formulato una proposta di destinazione d’uso dell’ex nosocomio, prevedendovi il trasferimento ed il potenziamento dell'Ente di assistenza e servizi alla persona (Easp), del Centro di recupero cardiopatici e la realizzazione di un 'ospedale di comunità'. Il consigliere Smacchi sottolinea l’esigenza di “passare celermente alla fase operativa di tali intenti, attraverso un preciso ‘crono programma’.”

(Acs) Perugia, 24 novembre 2010 - “La questione del riutilizzo dell’ex ospedale Calai di Gualdo Tadino ha una valenza strategica per l’economia e la tenuta sociale di quel territorio: è necessario entrare celermente nello specifico della proposta di destinazione d’uso avanzata dalla Regione Umbria”. Andrea Smacchi, consigliere regionale del Partito democratico, interviene sulla vicenda dell'ex struttura sanitaria di Gualdo Tadino, lanciando un monito sui “ritardi eccessivi che l'operazione ha già accumulato” e chiedendo “agli enti coinvolti il massimo impegno per arrivare velocemente ad una soluzione di pieno ripristino per finalità d'interesse pubblico dell'immobile”.

 

“Si tratta di un intervento di riqualificazione funzionale importante non solamente per la popolazione gualdese – spiega Smacchi – ma per l’intero comprensorio dell’Alto Chiascio. Nel quadro di un protocollo d'intesa sottoscritto nel 2005, la Regione Umbria ha avanzato una proposta di riutilizzo di quegli spazi che prevede il trasferimento ed il potenziamento dell'Ente di assistenza e servizi alla persona (Easp) e del Centro di recupero cardiopatici; ma anche la creazione di quello che viene definito 'ospedale di comunità', nel quale far confluire medici di base, specialisti e servizi. Uno schema – sottolinea il consigliere regionale – che riporterebbe lo stabile ad una funzione sociale concreta ed ottimale”.

 

Smacchi lamenta l'assenza di “un crono programma ben definito che permetta, con una stretta condivisione d'intenti tra Comune di Gualdo Tadino e Regione Umbria, di riempire tale proposta di contenuti specifici”. “L'amministrazione comunale – prosegue l’esponente del PD – deve mettere fin da subito in campo una strategia concreta per la nuova destinazione di quelle proprietà comunali interessate dal futuro riassetto dell'ex ospedale, come l'attuale sede dell'Easp e Villa Luzi: un passaggio dovuto – specifica Smacchi – proprio per evitare quanto già accaduto per il Calai, cioè un periodo prolungato di non utilizzo ”.

 

Per Smacchi “occorre quindi passare in fretta alla fase operativa, per dare a Gualdo Tadino e al suo territorio una risposta definitiva sull'assetto delle proprie strutture sanitarie. Si tratta di una tappa fondamentale – conclude – anche per continuare a potenziare i servizi alla persona e ad investire nel nosocomio di Branca, per renderlo sempre più rispondente alle esigenze dei cittadini”. RED/tb


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