ATER: “TUTTO IN ALTO MARE PER LA NOMINA DEL NUOVO PRESIDENTE” - NOTA DI MONNI (PDL)
Il consigliere regionale Massimo Monni (Pdl) interviene in merito al futuro presidente dell'Ater regionale per evidenziare che “da quanto si evince dalla stampa, sembra che la scelta del futuro presidente dell'Ater regionale andrà a ricadere su personaggi con espliciti incarichi di dirigenza di partiti politici, ed espressione del territorio ternano”. Monni, osserva che “secondo la legge regionale colui che è dirigente di partito, non può essere nominato presidente di una società a partecipazione regionale. Quindi tutto rimane in alto mare”.
(Acs) Perugia, 16 novembre 2010 – Massimo Monni, consigliere regionale del Pdl, interviene sui futuri assetti della Azienda territoriale per l'edilizia residenziale (Ater) della Regione Umbria, “istituita dalla legge regionale n. 13 del 2010 fissando a Terni la sede legale e amministrativa, nonostante la ferma convinzione che affidare le competenze di valorizzazione e gestione degli immobili di edilizia popolare alle amministrazioni comunali comporterebbe un notevole risparmio e abbattimento dei costi”.
“Di fatto quindi – spiega l’esponente del Pdl -, entro gennaio 2011 i due consigli di amministrazione delle due Ater provinciali di Perugia e Terni, prorogati per ora fino al prossimo 31 dicembre, confluiranno a breve in un'unica realtà, unificata da un unico consiglio di amministrazione ed un unico presidente che verrà individuato dalla Giunta regionale con apposito decreto del suo presidente. Da quanto si evince dalla stampa – sggiunge -, sembra che la scelta del futuro presidente dell'Ater regionale andrà a ricadere su personaggi con espliciti incarichi di dirigenza di partiti politici, ed espressione del territorio ternano. Ma, visto che a Terni è stata già stabilita la sede legale e amministrativa dell'Ater regionale – obietta Monni -, la scelta del presidente non può che ricadere sul nominativo di un esponente di Perugia, che in quanto capoluogo di Regione, ha il diritto di rivendicare per lo meno la presidenza”.
Il consigliere Monni, ricorda inoltre che la legge regionale “11/’95” (disciplina le nomine e le designazioni di competenza della Regione in enti e aziende dipendenti, società a partecipazione regionale, nonché in altri organismi pubblici e privati, esterni alla Regione), “prevede che 'i membri delle segreterie regionali di partiti e di movimenti politici' non possono essere nominati e designati agli incarichi di cui sopra. In sintesi – spiega -, il nominativo che rimbalza sulle pagine dei quotidiani come probabile presidente dell'Ater regionale, va in contrapposizione con quanto stabilito dalla normativa vigente. In parole ancora più esplicite – conclude Monni -, colui che è dirigente di partito, non può essere nominato presidente di una società a partecipazione regionale. Quindi tutto rimane in alto mare”. RED/mp