PRIMA COMMISSIONE: RIDUZIONE DEI COMPENSI E RISPARMI DI SPESA DELL'ORDINE DEL 20 PER CENTO – APPROVATA LA PROPOSTA DOTTORINI (IDV)-MONNI (PDL) SUI GARANTI DELL'INFANZIA E DEI DETENUTI E SUL DIFENSORE CIVICO
La Prima Commissione del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con l'astensione tecnica del Pdl) la proposta di legge di iniziativa di Oliviero Dottorini e Massimo Monni (presidente e vice presidente) che modifica le norme sui garanti dei detenuti e dell'infanzia e sul difensore civico. Viene così rivisto e ridotto il trattamento economico, modificate le incompatibilità e l'organizzazione dell'ufficio del Garante per i detenuti.
(Acs) Perugia, 3 novembre 2010 - Le norme regionali sui Garanti dei detenuti e dell'infanzia e sul Difensore civico verranno modificate per ridurre i compensi, rivedere le incompatibilità e riorganizzare l'ufficio del Garante per i detenuti, in un'ottica di razionalizzazione della disciplina dei tre organi di garanzia e di contenimento complessivo della spesa pubblica. La riforma è contenuta nella proposta di legge Dottorini–Monni (presidente e vicepresidente della I Commissione) che l'organismo consiliare ha approvato oggi con 4 voti a favore e 2 “astensioni tecniche” del Pdl. Con l'approvazione della norma in Aula, verrà ridotto il trattamento economico del Garante dei detenuti (la cui indennità mensile sarà pari al 20 per cento dell'indennità mensile lorda spettante ai consiglieri regionali) e del Difensore civico (35 per cento dell'indennità mensile lorda spettante ai consiglieri). Al Garante per l'infanzia e l'adolescenza spetterà il 10 per cento dell'indennità mensile lorda di un consigliere regionale.
Commentando l'approvazione della proposta di legge, Oliviero Dottorini ha rilevato che “si tratta di un'operazione molto rigorosa e orientata al massimo contenimento della spesa. La scelta della Prima Commissione fa dell'Umbria la Regione più virtuosa a livello nazionale per quanto riguarda le indennità di garanti e Difensore civico, in linea con il mandato di equilibrio e sobrietà nella spesa pubblica. Dopo i tagli ai compensi dei ruoli apicali di Corecom e Ater: stiamo procedendo nella giusta direzione". Andrea Lignani Marchesani ha così motivato l'astensione dell'opposizione: “Siamo favorevoli a questa norma, di cui siamo cofirmatari, ma rimangono delle perplessità sulla figura del Garante per le carceri. Questo ruolo di garanzia spetterebbe agli stessi consiglieri regionali: alla nostra astensione in Commissione farà seguito una relazione di minoranza del consigliere Monni, con la quale spiegheremo in Aula queste nostre perplessità”.
SCHEDA: I CONTENUTI DELLA PROPOSTA DI LEGGE Relativamente al trattamento economico, la proposta di legge riduce il trattamento economico del Garante dei detenuti (“un'indennità mensile pari al 20 per cento dell'indennità mensile lorda spettante ai consiglieri regionali”) e del Difensore civico (35 per cento dell'indennità mensile lorda spettante ai consiglieri) e introduce la previsione di un compenso per il Garante per l'infanzia e l'adolescenza, anch'esso parametrato all'indennità dei consiglieri regionali (10 per cento), con lo scopo di razionalizzare e uniformare le discipline dei tre organi e di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di contenimento dei costi delle amministrazioni pubbliche. L'esigenza di introdurre un compenso per il Garante per l'infanzia nasce, oltre che dal confronto con la disciplina del Garante per i detenuti, anche dall'esame delle leggi delle altre Regioni, dal quale risulta che l'Umbria è l'unica regione in cui viene previsto che il Garante per l'infanzia eserciti le proprie funzioni a titolo gratuito, mentre tutte le altre Regioni che hanno istituito i due garanti prevedono la stessa indennità per entrambi. L'introduzione di tale compenso, del resto, non comporta un aggravio di costi per l'amministrazione regionale, in quanto è accompagnata dalla riduzione delle indennità degli altri due organi di garanzia, con un complessivo risparmio di spesa che ammonta al 20 per cento circa.
Per quanto riguarda le incompatibilità, le leggi modificate dalla proposta prevedono discipline diverse: mentre la legge istitutiva del Garante per l'infanzia prevede solo l'incompatibilità con cariche elettive e con la carica di amministratore di ente pubblico o di ente, impresa o associazione che riceve sovvenzioni o contributi dalla Regione, la legge istitutiva del Garante dei detenuti stabilisce anche l'incompatibilità con l'esercizio di altre attività di lavoro autonomo e la legge che disciplina il Difensore civico con l'esercizio di qualsiasi attività che possa configurare conflitto di interesse con le attribuzioni proprie di lavoro autonomo o subordinato, ma fissano indennità molto più alte rispetto alla presente proposta di legge.
Infine, l'ufficio del Garante dei detenuti: la proposta di legge prevede due diverse modalità di definizione per le risorse e per le modalità organizzative: le risorse, umane ed infrastrutturali, sono stabilite dalla Giunta regionale, "sentito il Garante stesso"; le modalità organizzative interne sono disciplinate dal Garante con proprio atto. La proposta di legge, sempre in un'ottica di contenimento della spesa pubblica, elimina la possibilità per il Garante dei detenuti di avvalersi di esperti da consultare su specifici temi e problemi e stabilisce che la collaborazione con l'Osservatorio regionale sulla condizione penitenziaria, con la Conferenza regionale volontariato e giustizia, con centri di studio e ricerca e con associazioni di volontariato debba avvenire "senza oneri aggiuntivi per il bilancio regionale". MP/mp
Le leggi regionali in vigore: Garante dei detenuti, Garante dell'infanzia, Difensore civico.