COMMISSIONE STATUTO: “UN ATTEGGIAMENTO PREGNO DI ARROGANZA CHE PORTERÀ PROBLEMI POLITICI” - NOTA DI STUFARA E GORACCI (PRC) DOPO L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE
I consiglieri regionali del Prc Damiano Stufara e Orfeo Goracci spiegano la propria astensione nella riunione di insediamento della Commissione Statuto parlando di “seguito di atteggiamenti portati avanti dal partito di maggioranza relativa tesi a introdurre fibrillazioni nel centro-sinistra”. Per Stufara e Goracci “l'atteggiamento arrogante” del gruppo Pd in Consiglio regionale determinerà problemi politici.
(Acs) Perugia, 28 ottobre 2010 - “L'atteggiamento pregno di arroganza che sta caratterizzando in queste ore il gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, sulla definizione degli assetti delle nuove commissioni deliberate recentemente dall'aula, non può che determinare problemi politici che noi avremmo preferito evitare”. Così i consiglieri regionali del Prc Damiano Stufara e Orfeo Goracci, dopo il voto di astensione sull’elezione del presidente e vicepresidente, nella riunione di insediamento della Commissione Statuto.
Gli esponenti del gruppo regionale di Rifondazione comunista spiegano di non aver votato “a seguito di atteggiamenti portati avanti dal partito di maggioranza relativa tesi a introdurre fibrillazioni nel centro-sinistra: è bene ricordare che il gruppo del Prc è l'unico gruppo di maggioranza a non avere tra le proprie fila eletti sul listino, che come è noto non devono sottoporsi al giudizio dei cittadini ma vengono, sostanzialmente, nominati. Anche a partire da ciò – aggiungono -, fin dall'avvio della legislatura nei mesi scorsi, abbiamo agito, nella definizione degli assetti consiliari, contribuendo a risolvere i problemi politici che si stavano determinando fra i gruppi di maggioranza, senza partecipare alla rincorsa a incarichi e poltrone che ha visto invece gareggiare tanto il gruppo del Pd che quello dell'Idv, ma restando fermi sulla necessità di dare adeguato ruolo istituzionale agli elettori che ci hanno chiamato a rappresentarli nell'assemblea legislativa umbra. A riprova di ciò basta analizzare le appartenenze dei presidenti del Consiglio regionale e delle commissioni sin qui eletti, anche grazie ai nostri voti: un ruolo di rilievo per Idv e Psi, tutto il resto espresso dal Partito democratico”.
I consiglieri regionali di Rifondazione comunista ricordano che “il 18 maggio, prima della seduta di insediamento del nuovo Consiglio regionale, in un incontro politico che vedeva presenti, oltre ai consiglieri del Prc, il segretario regionale e il capogruppo del Pd, ci è stato chiesto un ‘sacrificio’, contribuendo all'elezione del presidente dell'Assemblea regionale e dei presidenti delle commissioni, introducendo, da parte del Pd, la richiesta a noi rivolta di esprimere il futuro presidente della Commissione di inchiesta sulle infiltrazioni criminali in Umbria, istituita anche nella precedente legislatura proprio in virtù di una nostra proposta e di una battaglia contro le mafie e per la legalità che da sempre caratterizza Rifondazione. In quella fase, per senso di responsabilità – continuano Stufara e Goracci - abbiamo accettato e compiuto il sacrificio che ci veniva richiesto, proprio per chiudere i problemi politici che hanno caratterizzato l'avvio della legislatura, oltre che per rinnovare il nostro storico impegno contro la criminalità organizzata. Nelle ultime ore il ribaltone. Il Pd ha inteso tradire l'impegno politico che si era assunto – sottolineano - e, pur di ottenere la presidenza della Commissione Statuto, ambita anche dal neo segretario regionale dell'Italia dei Valori, Paolo Brutti, non ha esitato a proporre uno 'scambio di poltrone' con l'Idv, offrendo a Brutti la presidenza della Commissione 'Antimafia', sconfessando quanto il Pd stesso sosteneva solo poche settimane fa”.
Damiano Stufara e Orfeo Goracci spiegano di “non aver inteso tollerare questo gioco di potere e l'evidente sottovalutazione del ruolo e del peso politico ed elettorale che il gruppo del Prc rappresenta in Consiglio regionale. Per tali ragioni non abbiamo votato il neo presidente della Commissione Statuto, Andrea Smacchi, al quale non attribuiamo, ovviamente, alcuna responsabilità del problema politico che si è determinato e a cui auguriamo di svolgere il ruolo a cui è stato chiamato nel migliore dei modi, nell'interesse degli umbri e non di manovre di piccolo cabotaggio. Abbiamo agito fino all'ultimo momento utile – concludono - per evitare che la spaccatura nella maggioranza si producesse, arrivando a proporre un rinvio di alcuni giorni della commissione, proposta che è stata sprezzantemente rifiutata da chi, forse, ha interesse a determinare fibrillazioni nella maggioranza e problemi all'azione della Giunta Marini, in una fase così delicata della vita politica regionale e nazionale. Ha evidentemente prevalso l'arroganza e l'inaffidabilità di chi fornisce la sua parola per poi rimangiarsela poco dopo. Forse, a proposito del comportamento di autorevoli esponenti del Pd nel Consiglio regionale, aveva proprio ragione Seneca quando affermava che 'Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare'”. RED/mp