SERVIZI PSICHIATRICI ASL 3: “PREOCCUPATI PER LA TENUTA DEL SERVIZIO DOPO L'ASSEGNAZIONE AD UNA NUOVA COOPERATIVA” - NOTA DI STUFARA (PRC)
Il capogruppo regionale del Prc, Damiano Stufara, interviene sulla assegnazione dei servizi psichiatrici dell'Asl 3 alla 'Coop Seriana 2000' di Cesenatico, condividendo “le preoccupazioni espresse dagli operatori del settore e dall'associazione dei familiari in merito alla tenuta occupazionale e alla qualità del servizio che verrà erogato”. Per Stufara “l'Asl 3 e i Comuni coinvolti dovrebbero attivarsi subito presso la cooperativa vincitrice della gara affinché dia garanzie di riassorbire tutti gli operatori occupati nel settore e di mantenere almeno gli attuali standard di servizio”.
(Acs) Perugia, 27 ottobre 2010 - “Ci associamo alle preoccupazioni espresse dagli operatori del settore e dall'associazione dei familiari in merito alla tenuta occupazionale e alla qualità del servizio che verrà erogato”. Lo afferma il capogruppo regionale del Prc, Damiano Stufara, in riferimento “all'assegnazione dei servizi psichiatrici dell'Asl 3 alla 'Coop Seriana 2000' di Cesenatico, in concorrenza con il consorzio 'Palomar', composto da cooperative locali che hanno gestito il servizio negli ultimi anni”, per questo motivo “il gruppo regionale di Rifondazione comunista chiede all'Asl 3 e ai Comuni coinvolti di attivarsi subito presso la cooperativa vincitrice della gara affinché dia garanzie di riassorbire tutti gli operatori occupati nel settore e di mantenere almeno gli attuali standard di servizio. In una fase di forte crisi occupazionale e di riduzione della spesa nei servizi socio-sanitari a causa della finanziaria del Governo, riteniamo assurdo e pericoloso procedere in senso opposto, verso la creazione di nuova disoccupazione e disperdendo un patrimonio professionale costruito negli anni, fondato sulla conoscenza dei casi, su percorsi individuali e su relazioni fiduciarie con gli utenti e i loro familiari”.
Stufara evidenzia che proprio “su questo patrimonio professionale e relazionale tra operatori e familiari che si giocherà la sfida umbra tra riduzione della spesa nei servizi e il mantenimento di alti standard qualitativi. Questo patrimonio non deve essere disperso, ma valorizzato. Per questo riteniamo che i bandi di gara per affidamenti di servizi sensibili come quelli sociali e socio-sanitari non possono basarsi solo sul ribasso economico, ma devono contenere anche parametri di salvaguardia della qualità e dignità del lavoro e del servizio erogato. Auspichiamo quindi – conclude - che i prossimi bandi nei servizi socio - assistenziali vengano rimodulati ponendo lavoro, sicurezza e qualità del servizio come parametri base. Su questo saremo vigili e attenti”. RED/mp