ADISU: “MANTENERE LE BORSE DI STUDIO PER GLI STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI, ANCHE SE PRIVI DI MEZZI, È UNA BATTAGLIA DI CIVILTÀ” - SMACCHI (PD) SULLA AUDIZIONE DELL'AMINISTRATORE UNICO
A commento della audizione dell'amministratore unico dell'Adisu professor Maurizio Oliviero in terza Commissione, il consigliere regionale Andrea Smacchidel Pd, promotore della iniziativa, dichiara la sua preoccupazione per i rischi evidenziati di taglio a molte borse di studio, in assenza fino ad oggi di impegni certi del governo. A suo giudizio il mantenimento di benefici, “essenziali per studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, è una battaglia di civiltà”
(Acs) Perugia 11 ottobre 2010 – “Il mantenimento delle borse di studio per gli studenti 'capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi', è una battaglia di civiltà che vuole evitare alle tante famiglie in difficoltà, a partire da quelle che da mesi vivono il dramma della cassa integrazione, l'umiliazione di dover chiedere ai propri figli di rinunciare agli studi per far quadrare il bilancio di casa”.
Andrea Smacchi, consigliere regionale del Partito democratico, commenta con queste parole quanto emerso dall'audizione in terza commissione del professor Maurizio Oliviero, amministratore unico dell'Agenzia per il diritto allo studio universitario dell'Umbria. L'incontro tra il vertice dell'Adisu e i consiglieri regionali era stata chiesto proprio da Smacchi che spiega come “la partita del diritto allo studio non sia secondaria rispetto ad altre, per le decisive implicazioni che ha nei confronti del nostro sistema d'istruzione e delle pari opportunità per tutti di accedervi”.
“L'Adisu dell'Umbria – sottolinea Smacchi – è gestita in maniera virtuosa ed è presa a riferimento sul panorama nazionale per gli standard di qualità che riesce ad esprimere, come ad esempio la copertura del 100 per cento delle borse di studio in favore degli studenti idonei. Il silenzio del Governo sulle risorse finanziarie per l'anno in corso e per i prossimi lascia esterrefatti e preoccupati per il futuro del diritto allo studio in Umbria. La Regione – aggiunge – deve richiamare il Ministro dell'Istruzione, della Ricerca e dell'Università al rispetto degli impegni ed essere pronta a sostituirsi, compatibilmente con il proprio bilancio, per ridurre gli effetti negativi in termini di servizi e sostegni. Il mantenimento delle borse di studio per gli universitari – conclude il consigliere Pd – è parte integrante delle politiche sociali e di sviluppo economico dell'Umbria: non possiamo rinunciarvi”. RED/gc