PILLOLA RU486: “ESSERE DALLA PARTE DELLA DONNA SIGNIFICA RENDERLA LIBERA E CONSAPEVOLE DI SCEGLIERE IL PROPRIO DESTINO” – BRUTTI (IDV) DIFENDE LE LINEE REGIONALI DI APPLICAZIONE
(Acs) Perugia, 24 settembre 2010 - “Essere dalla parte della donna non significa farle da tutore, da padre, madre, zio e sorella. Significa renderla libera e consapevole di scegliere il proprio destino. In altre parole, rispettarla”. Paolo Brutti, consigliere e fiduciario regionale dell'Italia dei Valori, difende le linee di applicazione della pillola Ru486 “secondo quanto definito dalla Regione Umbria”.
“La donna che voglia prolungare il ricovero ospedaliero – spiega l’esponente dell’Idv - è libera di farlo, così come è libera di farsi assistere e sostenere psicologicamente. Colei che, invece, preferisce vivere in maggiore autonomia questa pratica deve poterlo fare senza essere costretta a sostare giorni interi nelle affollate strutture ospedaliere, peraltro già sollecitate da molteplici esigenze. Le ore di day hospital previste dopo l'assunzione della pillola sono più che sufficienti a tutelare la salute della donna. E' possibile – conclude Brutti – che non appena ci si accosti timidamente ai costumi di vita europei si sollevi il coro di prefiche levantine, pronte a farci ripiombare nell'Italia degli anni 50?”. Red/tb