LAVORO: “QUALI PROVVEDIMENTI DALLA GIUNTA PER GARANTIRE LA PRODUTTIVITA’ DELLA ‘MERLONI’ E SALVAGUARDARE I LIVELLI OCCUPAZIONALI?” – INTERROGAZIONE DI MONACELLI (UDC)
In sintesi
Interrogazione del consigliere Sandra Monacelli (Udc) per sapere “quali urgenti provvedimenti intenda adottare la Giunta regionale dell’Umbria per affrontare la crisi della ‘Antonio Merloni’ e garantire il mantenimento produttivo del sito umbro, salvaguardando sia i livelli occupazionali che l’economia del territorio interessato”. Secondo la portavoce dell’Udc in Consiglio regionalela Regione Umbria “appare inerte e ad oggi non sembrano esserci segnali di attenzione verso lo stabilimento umbro”.
(Acs) Perugia, 16 settembre 2010 – Il consigliere regionale Sandra Monacelli (Udc) interroga il presidente della Giunta Regionale per sapere “quali urgenti provvedimenti intenda adottare per affrontare la situazione di crisi dell’azienda Merloni e garantire il mantenimento produttivo del sito umbro, salvaguardando sia i livelli occupazionali che l’economia del territorio interessato”. Monacelli rileva nell’interrogazione alla Giunta “le incertezze occupazionali che da lungo tempo vivono i 1050 operai umbri della ‘Antonio Merloni’, che stanno determinando una situazione di sempre maggiore gravità per lo stato delle loro famiglie e per i risvolti economici e sociali di un intero territorio”. L’esponente Udc ricorda poi che nei mesi scorsi il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, “aveva dato buone speranze sulla possibilità che la multinazionale cinese Machi Group potesse acquistare la Merloni, viste le ricerche da parte della stessa di un partner commerciale nelle Marche con cui costruire un progetto industriale, volto ad affrontare il percorso dell’acquisizione dell’azienda marchigiana di elettrodomestici, ma la trattativa d'acquisto non ha però portato ai risultati sperati, venendo meno da parte della Holding cinese l'interesse rispetto sia all'attività che agli stabilimenti produttivi dell'azienda”. “Inoltre – aggiunge la portavoce dell’Udc in Consiglio regionale - la Tecnogas, azienda emiliana del gruppo Merloni, ha ricevuto recentemente un'offerta concreta da parte di un gruppo iraniano ma, a differenza del dinamismo manifestato da altre regioni, caratterizzato dalla ricerca di investitori e manager da coordinare per costruire progetti sostenibili e credibili, la Regione Umbria appare inerte e, ad oggi, non sembrano esserci segnali di attenzione verso lo stabilimento umbro”. “La ritardata nomina del ministro dello Sviluppo economico – aggiunge - è un fattore che indubbiamente sta condizionando vicende di questo tipo, determinando un'insopportabile situazione di blocco in un momento in cui sarebbe invece necessaria e doverosa una rapida azione di rilancio, ma la strategia tracciata dalla Regione Umbria nell'approccio alla gestione di questa grande crisi aziendale, tra le più pesanti a livello nazionale, appare – secondo Monacelli - del tutto inadeguata, tant'è che sembra attendere passivamente che qualcuno di buone intenzioni si faccia avanti, invece di elaborare un progetto e ricercare utili sinergie”. Infine, la portavoce dell’Udc rileva che “ad analoga interrogazione, da me presentata in data 3 giugno 2010 e protocollata il 14 dello stesso mese, non è pervenuto alcun tipo di risposta, essendo scaduti i termini ai sensi dell'articolo 85 comma 1 del Regolamento interno del Consiglio Regionale, nonostante la gravità della situazione e l'alto numero di persone coinvolte”. Da qui la necessità di ribadire attraverso un analogo atto ispettivo la richiesta di informazioni circa gli intendimenti della Giunta regionale sulla crisi Merloni. PG/pg