ATTUALITA’: “BENE LA GIGANTOGRAFIA DI SAKINEH SUL PALAZZO DELLA PROVINCIA DI PERUGIA PER BLOCCARE LA LAPIDAZIONE” – SMACCHI (PD) ADERISCE ALL’INIZIATIVA DEL PRESIDENTE GUASTICCHI
In sintesi
Il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Smacchi plaude all’iniziativa del presidente della Provincia di Perugia, Guasticchi che ha fatto esporre, sull’esterno del Palazzo delal stessa Provincia, una gigantografia di Sakineh, la donna iraniana condannata alla lapidazione.
Per Smacchi, “l’inviolabilità della vita umana è un diritto universale che deve essere rispettato e tutelato in ogni angolo del Mondo. Non si può tollerare – aggiunge - che la vita umana e le donne siano considerate oggetti sui quali sperimentare le interpretazioni retrograde del diritto”.
(Acs) Perugia, 7 settembre 2010 - “Piena adesione all’iniziativa del presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi di esporre una gigantografia di Sakineh all’esterno del Palazzo della Provincia. L’inviolabilità della vita umana è un diritto universale che deve essere rispettato e tutelato in ogni angolo del Mondo”. Così il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Smacchi per il quale “non si può rimanere in silenzio quando in una Nazione che nasce per tutelare e migliorare le condizioni di vita degli individui si permettono soppressioni di Stato con metodi barbari ed arcaici”. Per Smacchi, “la lapidazione, la fustigazione, l’impiccagione, come la sedia elettrica o la fucilazione, sono la sconfitta della ragione e dell’intelligenza dell’uomo che, invece di essere sfruttata per migliorare le condizioni di vita, viene impegnata alla ricerca del sistema più orribile per uccidere. Ci sono parti del mondo – continua l’esponente del PD - dove una parte offesa può uccidere il colpevole a bastonate. Questa è la sconfitta dell’uomo e noi abbiamo il dovere di gridare in nostro sgomento e la nostra più intransigente condanna. Non si può tollerare – conclude Smacchi - che la vita umana e le donne siano considerate oggetti sui quali sperimentare le interpretazioni retrograde del diritto”. RED/as