Regione Umbria - Assemblea legislativa


VIGILANZA E CONTROLLO: LA NUOVA SVILUPPUMBRIA “BRACCIO OPERATIVO DELLA REGIONE” – AUDIZIONE DEL PRESIDENTE ALESSI E DELL’ASSESSORE TOMASSONI AL COMITATO DI MONITORAGGIO

In sintesi

Il presidente di Sviluppumbria, Calogero Alessi, e l’assessore regionale alle Riforme ed alla semplificazione, Franco Tomassoni, sono stati ascoltati in audizione dal Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale, presieduto da Franco Zaffini. Il Comitato ha voluto verificare in che modo è stata attuata la legge regionale di riforma di Sviluppumbria, approvata nella scorsa legislatura, e “in quale misura – ha chiesto il presidente Zaffini – ci sia la volontà politica di fare di questa finanziaria regionale uno strumento che operi a 360 gradi nell’economia della regione”. L’assessore Tomassoni ha risposto che la Giunta “sta ripuntualizzando al meglio le funzioni dell’Agenzia in questa fase di passaggio dovuta all’incorporazione di altre società (Res, Bic e altre, ndr)”, specificando che deve diventare “consulente fondamentale dell’assessorato alla Sviluppo economico e mantenere il ruolo di consulente per le aziende della regione. Per quanto riguarda le imprese – ha aggiunto Tomassoni – dato che la riforma ha diviso le competenze di finanziamento e di animazione imprenditoriale, Sviluppumbria e Gepafin dovranno agire non più come due tavoli separati, ma in interconnessione, cosa che non sempre è avvenuta nella gestione di alcune crisi aziendali”.

 

  (Acs) Perugia, 7 settembre 2010 – Prima riunione operativa per il Comitato di vigilanza e monitoraggio del Consiglio regionale dell’Umbria che ha ripreso l’attività, secondo gli intendimenti del presidente Franco Zaffini, da dove si era interrotta per la fine della precedente legislatura ovvero dall’analisi approfondita delle attività di Sviluppumbria, alla luce della riforma dell’agenzia stessa approvata dall’assemblea con legge regionale numero 1 del 2009. Sono stati perciò convocati ieri in audizione a Palazzo Cesaroni l’assessore regionale alle Riforme ed alla semplificazione Franco Tomassoni e il presidente di Sviluppumbria, Calogero Alessi. Zaffini ha chiesto all’assessore entro quanto tempo sarà designato il nuovo presidente dell’Agenzia, “stante il fatto che Alessi sta giungendo al termine di un mandato che dura da dieci anni”, e Tomassoni ha risposto che la designazione avverrà entro la fine dell’anno. Quindi il presidente del Comitato di monitoraggio ha chiesto lumi all’assessore sul percorso di riforma dell’Agenzia: “Quanto è stato attuato e in che misura – ha chiesto Zaffini – c’è la volontà politica di fare di questa finanziaria regionale uno strumento che operi a 360 gradi nell’economia della regione, quindi su turismo, agricoltura, ambiente, industria del terziario e tutto quanto attiene allo sviluppo economico, fornendo dati e numeri precisi al di là delle intenzioni, affinché non sia un ‘assessorato’ in più ma diventi realmente il braccio operativo della Regione”. L’assessore Tomassoni ha confermato tutti gli intendimenti “affinché Sviluppumbria sia sempre più aderente alla situazione economica di una regione dal Pil stagnante e con salari troppo bassi. Siamo coscienti che la Regione dovrà creare ricchezza e dipendere sempre meno dalla macchina pubblica – ha detto – così come del fatto che la nuova legge di riforma ha delegato a questa Agenzia ‘in house’ competenze strategiche e importanti e il compito di questa Giunta è proprio quello di ripuntualizzare meglio le funzioni di Sviluppumbria, tenendo presente – ha aggiunto – che si trova in una fase di passaggio poiché ha incorporato altre agenzie come la Res e la Bic, quindi anche le loro rispettive funzioni di valorizzazione del patrimonio e creazione di nuove imprese, nonché il personale di queste, che hanno innalzato il numero totale dei dipendenti e comporteranno una rassegnazione dei compiti spettanti a ciascuno sulla base delle competenze. Sviluppumbria si sta quindi dotando di una ‘veste nuova’ sulla quale entro breve riferiranno alla Giunta il direttore e il presidente. Deve diventare consulente fondamentale dell’assessorato alla Sviluppo economico e mantenere il ruolo di consulente per le aziende della regione. Per quanto riguarda le imprese – ha aggiunto Tomassoni – dato che la riforma ha diviso le competenze di finanziamento e di animazione imprenditoriale, Sviluppumbria e Gepafin dovranno agire non più come due tavoli separati, ma in interconnessione, cosa che non sempre è avvenuta nella gestione di alcune crisi aziendali”. Il presidente del Comitato di monitoraggio ha preso atto di quello che ha definito un “cambio della ‘mission’ di Sviluppumbria”, operazione che Zaffini reputa “fondamentale per riuscire ad aggredire la crisi economica” – ha detto – e sulla base di quanto riferito da Tomassoni ha annunciato una nuova riunione di aggiornamento sulla situazione entro breve tempo, “perché il Comitato continuerà a monitorare quella che è una operazione molto seria per la politica regionale”. Il presidente di Sviluppumbria, Calogero Alessi, ha dato conto al Comitato degli ultimi passaggi societari avvenuti in seno all’Agenzia che, con l’incorporazione di Res, Bic Umbria, e di alcuni dipendenti di Nova Umbria e Centro Agroalimentare, hanno portato il personale dalle tradizionali 40 unità a un numero di 75 dipendenti, comprendendo due assunzioni di soggetti dalle ‘categorie protette’, dovuti per legge al superamento delle 50 unità lavorative. “Una operazione produttrice di valore aggiunto” – ha detto – ribadendo che l’Agenzia sta portando avanti, come da programma, la gestione delle partecipazioni della Regione (Sase, Quadrilatero e i consigli delle aree industriali di Terni-Narni-Spoleto, Orvietano-Amerino, Cannara e Massa Martana) e delle proprietà immobiliari in via di alienazione”. PG

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