POLITICA: “DUBBI E PERPLESSITA’ SULL’UTILITA’ PER L’UMBRIA DI UN’ALLEANZA STRATEGICA CON IL LAZIO” – CIRIGNONI (LEGA NORD) SULL’ESITO DELL’INCONTRO DELLE PRESIDENTI MARINI E POLVERINI
In sintesi
Il capogruppo della Lega Nord, Gianluca Cirignoni esprime “perplessità e dubbi sulla reale utilità per l'Umbria di una alleanza strategica con il Lazio”. Le considerazioni dell’esponente leghista riguardano i contenuti dell’incontro di ieri, a Terni, nel corso della ‘Festa democratica’ tra le presidenti Catiuscia Marini e Renata Polverini.
Per Cirignoni “le differenze tra le due regioni sono quelle che si possono registrare tra il nord e il sud del paese”. Il suo auspicio è che la Regione Umbria rinsaldi i rapporti con Marche, Romagna e Toscana, “che costituiscono, con la nostra regione, un aggregato omogeneo con interessi comuni”.
(Acs) Perugia, 6 settembre 2010 – “In merito a quanto emerso dall'incontro tra le governatrici di Umbria e Lazio sull'ipotesi di attuare una stretta collaborazione in molti campi tra le due amministrazioni regionali, siamo ad esprimere le nostre perplessità ed i nostri dubbi, sulla reale utilità per l'Umbria di una alleanza strategica con il Lazio”. E’ quanto scrive, in una nota, il capogruppo della Lega Nord, Gianluca Cirignoni a seguito dell’incontro di ieri, a Terni, alla ‘Festa democratica’ tra Catiuscia Marini e Renata Polverini. “L'Umbria – sottolinea Cirignoni - fa parte a tutti gli effetti di quel centro-nord del paese, che ha saputo interpretare meglio delle restanti regioni della penisola il mandato di quella maggioranza di cittadini che nel Giugno del 1946 scelse la Repubblica al posto della Monarchia”. Già il risultato referendario relativo ad Umbria e Lazio – spiega l’esponente umbro del carroccio - delineò una netta differenza tra un Umbria che in maggioranza scelse la Repubblica e il Lazio in cui, come nel resto del sud, i cittadini si espressero in maggioranza a favore della Monarchia”. Per Cirignoni, “le differenze tra Umbria e Lazio sono quelle che si possono registrare tra il nord e il sud del paese. In particolare, la gestione della sanità pubblica, che è uno tra gli indicatori più importanti della qualità del governo regionale, fa registrare una differenza abissale tra la nostra regione e il Lazio, che ha una delle gestioni sanitarie tra le più disastrate d'Italia tanto da costituire un vero e proprio problema nazionale. L’Umbria, pur essendo oggetto di infiltrazioni della criminalità organizzata, non ha zone che sono in mano alle cosche, o Comuni commissariati per mafia, oltretutto, il Consiglio regionale già dalla passata legislatura ha provveduto ad istituire una commissione ‘antimafia’”. Secondo il capogruppo della Lega Nord “la presidente Marini farebbe meglio a rinsaldare i rapporti con Marche, Romagna e Toscana, che dal punto di vista storico, sociale, economico e culturale – conclude Cirignoni – costituiscono, con la nostra regione, un aggregato omogeneo con interessi comuni, in cui i valori della Repubblica, intesa come ‘cosa di tutti’ sono ben radicati”. RED/as