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VISITA AL CARCERE DI TERNI: “DUE TERRORISTI SEPOLTI VIVI, MENTRE ALTRI SONO IN SEMILIBERTÀ” - IL VICE PRESIDENTE LIGNANI MARCHESANI (PDL) SCRIVE AL MINISTRO ALFANO SUL REGIME DURO PER CAVALLINI E BELSITO

In sintesi

 Il vice Presidente del Consiglio regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl)oggi ha fatto visita alla Casa circondariale di Terni e subito dopo ha scritto una lettera al Ministro Alfano per chiedere la declassificazione del regime carcerario a carico dei due terroristi, Gilberto Cavallini e Pasquale Belsito, già appartenenti ai Nar e condannati in via definitiva all’ergastolo. A giudizio di Lignani Marchesani la legge impone di tenerli in uno stato di sepolti vivi mentre altri terroristi, anch'essi condannati all'ergastolo, godono di regimi carcerari migliori e addirittura di semilibertà.


(Acs) Perugia, 5 agosto 2010 – Nella sezione di alta sicurezza del carcere di Vocabolo Sabbioni a Terni, sono tenuti in condizioni di isolamento estremo, Gilberto Cavallini e Pasquale Belsito, già appartenenti ai Nar e condannati in via definitiva all’ergastolo per efferati delitti. Ma la loro condizione oggettiva di sepolti vivi, contrasta in modo evidente con quella di altri terroristi, anch'essi condannati definitivamente all’ergastolo che godono di regimi carcerari migliori, addirittura di semilibertà.

A rilevarlo è il vice Presidente del Consiglio regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) che oggi ha fatto visita alla Casa circondariale di Terni, accompagnato dal direttore della struttura, dottor Dell’Aira.

Pur prendendo atto del proficuo impegno della dirigenza e degli operatori della Casa circondariale di Terni, teso a rendere vivibile in momenti oggettivamente difficili dal punto di vista economico e sociale, Lignani Marchesani ha definito “immotivato lo stato in cui la legge obbliga a tenere i detenuti Cavallini e Belsito, oggi cinquantenni e ben altre persone rispetto ai ventenni assassini di 30 anni fa”.

Per chiedere la necessaria “declassificazione” del regime carcerario applicato ai due, il vice Presidente Andrea Lignani Marchesani ha scritto una lettera al Ministro della Giustizia Angelino Alfano, “allo scopo di sensibilizzarlo sulla vicenda, affinché adotti il procedimento amministrativo necessario”.

“In un Paese civile, con le case circondariali italiane che letteralmente scoppiano – ha commentato Andrea Lignani Marchesani al termine della visita – non si può continuare a tenere un’intera ala del carcere di Terni dedicata alla custodia di soli due detenuti, tra l’altro oggi molto meno pericolosi se non inoffensivi, quando altri criminali in regime di 41 bis vivono in condizioni di minor isolamento”. GC/gc



 


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