SCUOLA: APPROVATI IN III° COMMISSIONE I CRITERI PROPOSTI DALLA GIUNTA PER LA PROGRAMMAZIONE DELL’ISTRUZIONE SECONDARIA DI SECONDO GRADO
(Acs) Perugia, 23 luglio 2010 – Con i voti favorevoli (6) della maggioranza e l’astensione (4) del centro destra, la III° Commissione consiliare, presieduta da Massimo Buconi, ha approvato ieri pomeriggio i criteri e le procedure, proposti dalla Giunta regionale, per la programmazione territoriale dell’offerta dell’istruzione secondaria di secondo grado per gli anni scolastici 2011/2012 e 2012/2013. (Per il 2010/2011, l’offerta formativa e stata fatta direttamente dal Miur). L’atto che, nel suo iter in Commissione, ha visto anche la partecipazione attiva (audizione) delle Province, dell’Ufficio scolastico regionale e delle organizzazioni sindacali, è stato presentato e discusso ieri pomeriggio alla presenza dell’assessore regionale e vice presidente della Giunta, Carla Casciari alla quale i commissari hanno chiesto e ottenuto di inserire nella proposta la possibilità di istituire nuovi indirizzi, per i quali il numero di iscritti deve essere almeno di 27 allievi, anche con un numero inferiore (20) nel caso sia presente un soggetto portatore di handicap o attraverso deroghe per le scuole montane o per quelle ubicate in territori marginali.
Su proposta del consigliere Franco Zaffini (Pdl), sono stati posticipati anche i termini per quanto riguarda le richieste formulate dalle istituzioni scolastiche, singole o in rete, e dagli Enti competenti, che andranno presentate contemporaneamente alle Province e all’Ufficio scolastico regionale entro il 25 settembre (il termine previsto era il 15 settembre). Anche le Province, di conseguenza, avranno dieci giorni in più per presentare i loro Piani alla Regione e all’Ufficio scolastico (dal 15 al 25 novembre). A margine dell’incontro, Carla Casciari ha rimarcato che “la stesura dei criteri per la definizione e la programmazione del riordino del sistema scolastico di istruzione secondaria è avvenuta attraverso un percorso positivo e partecipato da tutti i soggetti interessati. Sono soddisfatta – ha sottolineato – perché tutto ciò è avvenuto in un particolare momento di difficoltà oggettive. Per alcune linee abbiamo previsto la necessaria flessibilità”. Per Rocco Valentino (Pdl) “ le linee di indirizzo sono condivisibili. Tuttavia – ha detto – ci sono degli aspetti che non condividiamo, in particolar modo gli attacchi velati, da parte dell’assessore, al Governo Berlusconi e al decreto ‘Gelmini’. Per quanto riguarda la perdita dei posti di lavoro (-313 posti per i docenti e – 17 per cento personale Ata), i dati riportati dalla Giunta non sono esatti perché attraverso le supplenze annuali, previste dall’Ufficio scolastico regionale, si arriva alla compensazione”. Secondo Andrea Smacchi (Pd) “alla stesura dell’atto, portato a termine nei giusti tempi, hanno partecipato attivamente e ne hanno poi condiviso l’impostazione, tutte le parti interessate. Va tuttavia tenuto alto il livello di attenzione e sensibilità verso i comuni montani e i territori più marginali che sono quelli che potrebbero risentire di più della razionalizzazione voluta dal Governo. A fronte dei tagli del personale docente e Ata si dovranno garantire il maggior numero di classi possibili per garantire ad ogni territorio il diritto allo studio”. Le linee guida sulle quali vengono basati i criteri e le procedure per la programmazione territoriale dell’offerta di istruzione secondaria di II grado per gli anni scolastici 2011/2012 e 2012/2013 in Umbria, consistono nel: riequilibrare l’offerta formativa sul territorio evitando interferenze e sovrapposizioni; procedere a un graduale allineamento e al riordino dell’istruzione secondaria superiore; compatibilità con le strutture, con le risorse strumentali e con le attrezzature esistenti; riservare particolare attenzione all’istruzione tecnico professionale perché legata strettamente con il mondo del lavoro. Nella programmazione futura – specifica l’atto - dovranno essere valutate anche le richieste delle autonomie scolastiche e degli Enti locali rispetto all’istituzione di nuovi indirizzi, le eventuali aggregazioni e le nuove distribuzioni territoriali. A livello regionale, stando agli intendimenti della Giunta, si dovrà cercare di recuperare una formazione maggiormente orientata verso il turismo distribuendola, in modo più omogeneo, nel territorio regionale. Nell’ambito degli Istituti professionali, l’offerta formativa viene particolarmente semplificata con l’applicazione dei nuovi regolamenti e individua due soli indirizzi nel settore Industria e Artigianato: “Manutenzione e assistenza tecnica” e “Produzioni industriali e artigianali”. Viene anche evidenziata la necessità di un riequilibrio e di un ampliamento dell’offerta formativa attraverso una attenta assegnazione di opzioni (istruzione liceale) e di articolazioni (istruzione tecnica) al fine di garantire una diffusione nel territorio regionale più omogenea di offerte. La programmazione territoriale degli indirizzi dovrà tenere conto degli ambiti funzionali territoriali e dovrà essere partecipata attraverso apposite conferenze di territorio. I Piani di offerta formativa dovranno presentare opportunità di interazione-cooperazione sistematica tra sistema formativo e mondo del lavoro. Per quanto riguarda l’offerta formativa relativa all’istruzione professionale, si prevede che, anche gli istituti professionali statali, oltre alle istituzioni formative accreditate dalla Regione, possano erogare, nell’ambito della programmazione regionale, percorsi della formazione professionale, secondo specifici accordi fra la Regione Umbria e il Miur. AS/as