Regione Umbria - Assemblea legislativa


COSTRUZIONE IN ZONE SISMICHE: “UNA VOLTA APPROVATO IN CONSIGLIO REGIONALE IL DISEGNO DI LEGGE DI MODIFICA DELLA ‘5/2010’, IMPEGNARSI PER SNELLIRE LE PROCEDURE” – NOTA DI SMACCHI (PD)

In sintesi

Un attento monitoraggio sull’attuazione della normativa, impegno allo snellimento delle procedure, formazione e qualificazione delle imprese esecutrici. Sono queste le proposte del consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) nel merito del disegno di legge “Disciplina delle modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche” (“Modificazioni alla Legge Regionale ‘5/2010’”) in discussione in sede di Commissione consiliare. Gli obiettivi di Smacchi sono quelli di “andare incontro alle esigenze dei cittadini ed evitare il rallentamento dell’attività edilizia nel territorio”.

 

  (Acs) Perugia, 21 luglio 2010 - “Un osservatorio per il monitoraggio che vigili sull’effettiva attuazione della normativa ed eventualmente un’azione legislativa volta ad apportare alla normativa le modifiche necessarie per snellire e facilitare i processi autorizzativi”. È questa una delle proposte del consigliere regionale del PD, Andrea Smacchi, sui contenuti e le problematiche riguardanti il disegno di legge “Disciplina delle modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche” (“Modificazioni alla Legge Regionale ‘5/2010’”) in discussione in sede di Commissione consiliare. La proposta, spiega Smacchi vuol andare incontro alle esigenze dei cittadini e, allo stesso tempo, “evitare il rallentamento dell’attività edilizia nel territorio (si prevedono migliaia di autorizzazioni annue con carichi di lavoro ed eventuali difficoltà per gli attuali organici degli uffici provinciali)”. A questo proposito l’esponente del Pd dice che l’ordine del giorno presentato alla Provincia di Perugia dai consiglieri Bastioli e Capitani “verrà preso in considerazione dalla seconda Commissione regionale in sede di verifica dell’attuazione della legge, considerando già da ora che si ritengono di sicuro interesse le considerazioni fatte”. Il Consigliere Smacchi propone quindi di prevedere un investimento nella formazione e qualificazione delle imprese esecutrici per consentire un alto standard qualitativo dell’esecuzione, in analogia con quanto già previsto dalle normative che si sono succedute e che hanno innalzato la qualità professionale dei tecnici al fine di garantire un alto standard delle progettazioni. Il Consigliere Smacchi aggiunge poi che nella classificazione delle opere individuate dalla Regione Umbria (D.G.R. 816 del 04/06/2010) vi sono opere che possono ritenersi “di limitata e trascurabile importanza ai fini della pubblica incolumità, e che oltre a queste si potrebbero individuare opere di modesta rilevanza per le quali il deposito del progetto, l’istruttoria, il controllo a campione in cantiere si possa ritenere sufficiente a garantire la sicurezza e la pubblica incolumità”. Il consigliere regionale del PD fa un quadro della situazione normativa dell’argomento in questione: “La legge Regionale ‘61/’81’ – spiega -  delega le Province a vigilare e controllare gli edifici in zona sismica e, dal 1982, tali controlli vengono fatti a campione sui progetti depositati. Il 1 luglio 2009 sono entrate in vigore le ‘Norme tecniche sulle costruzioni’ previste nel decreto ministeriale del 14 Gennaio 2008 ed in data 3 giugno 2010 è entrata in vigore la legge regionale ‘5/2010’  che disciplina le modalità di vigilanza e controllo sulle opere e costruzioni sismiche. La legge – spiega Smacchi -, prevede il rilascio dell’autorizzazione per tutti gli interventi in zona sismica di prima e seconda categoria, stabilisce che la Provincia di Perugia è classificata sismica di I° e II° categoria con la sola eccezione dei territori dei Comuni di Todi e Città della Pieve. Il Servizio Controllo Costruzioni e Protezione Civile della Provincia di Perugia – conclude - ha fornito dei dati a riguardo: dal 3 Giugno sono stati presentati 211 Progetti, 77 le risposte evase, 61 le richieste di integrazioni, 73 i progetti in corso di istruttoria; al fine di verificare se i lavori siano eseguiti a regola d’arte la Legge prevede inoltre il 5% dei controlli in cantiere ed il 10% in attività di vigilanza preventiva delle pratiche”.  RED/tb

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