MORTI BIANCHE: “TROPPO ALTO IN UMBRIA IL NUMERO DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO” – MARIA ROSI (PDL) CHIEDE MAGGIORE IMPEGNO REGIONE “SU INFORMAZIONE E PREVENZIONE”
In sintesi
Il consigliere regionale del Pdl, Maria Rosi, lancia l’allarme sul problema della sicurezza sul lavoro, denuncia “il numero dei morti ancora troppo in Umbria” e chiede alla Giunta regionale un maggiore impegno: “Occorre puntare su informazione e prevenzione per far sì - sostiene Rosi - che, sul tema della sicurezza, ci sia una vera e propria rivoluzione culturale sia da parte dei lavoratori che degli imprenditori”.
(Acs) Perugia, 6 luglio 2010 “È incredibile che in Umbria ci sia ancora un così alto numero di morti bianche”. Il consigliere regionale del Pdl, Maria Rosi, lancia l’allarme sul problema della sicurezza sul lavoro e sottolinea che malgrado lo scorso anno le autorità competenti “abbiano dichiarato che in percentuale l'infortunistica sul lavoro in Umbria era diminuita”, probabilmente quel dato andava letto “anche in funzione del fatto che l'occupazione si è ridotta notevolmente”. “Vorrei ricordare alla nostra Giunta regionale – dice Maria Rosi - che la sicurezza sul lavoro è di competenza esclusiva delle Regioni e, dunque, è inutile che il nostro Governo faccia un testo unico sulla sicurezza con particolare attenzione alla tecnica di organizzazione del lavoro se poi chi deve attuarle non attiva azioni efficaci. A mio avviso – suggerisce - è il momento che la Regione Umbria investa sull’informazione e la prevenzione, partendo dalle scuole e dalle future generazioni. La rivoluzione nel campo della sicurezza sul lavoro – sottolinea Rosi - deve essere anche culturale: gli imprenditori del futuro devono essere formati in modo tale che siano consapevoli delle conseguenze degli infortuni sul lavoro, sia in termini economici che umani. E i lavoratori stessi devono essere sensibilizzati sull`importanza del rispetto delle norme sulla sicurezza”. Il consigliere Maria Rosi, riconosce che “è vero, come dicono in molti, che nel testo unico sulla sicurezza ci sono una serie di regole restrittive, ma proprio perché questa materia è così importante andrebbero applicate rigidamente. Ogni Regione – aggiunge l’esponente del Pdl - dovrebbe istituire dei ‘centri studi’ per studiare nuove tecnologie che riducano il rischio di morte e di infortuni sul lavoro”. Il consigliere Rosi, annuncia, infine, un’interrogazione alla Giunta regionale “per chiedere cosa intenda fare per risolvere il problema. Mi auguro – conclude - che trattandosi di un tema così importante maggioranza e opposizione lavorino insieme per trasformare questo primato negativo in positivo: la vita va tutelata al di là di strategie politiche”. RED/tb