AGRICOLTURA: “DOVE SONO FINITI I FONDI PER IL BIOLOGICO?” – DOTTORINI (IDV) CHIEDE DI “SANARE SUBITO LA GRAVE MANCANZA”
Il capogruppo dell’Idv, Oliviero Dottorini ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale per sapere “dove sono finiti” i fondi per il biologico. Ricordando che sono stati “Stanziati da oltre sei anni e mai investiti oltre 260mila euro erogati dal Ministero destinati al sostegno dell’agricoltura biologica”, Dottorini, chiede di conoscere le motivazioni che hanno indotto l’Umbria a “rinunciare a investire queste risorse per sostenere un settore strategico per la nostra regione e che versa in condizioni di grave difficoltà. Chiediamo quindi atti immediati per sanare questa grave mancanza”.
(Acs) Perugia, 1 luglio 2010 - “La Giunta regionale deve spiegare dove sono finiti gli oltre 260mila euro destinati al sostegno dell’agricoltura biologica e tenuti inspiegabilmente bloccati da oltre sei anni in attesa di determinazioni che sembrano non arrivare mai”. Così il capogruppo Idv e presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali, Oliviero Dottorini per il quale “non si comprendono i motivi che hanno indotto l’Umbria a rinunciare a investire queste risorse per sostenere un settore strategico per la nostra regione e che versa in condizioni di grave difficoltà”. Per questo l’esponente dell’Italia dei valori ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale per conoscere le motivazioni del mancato utilizzo dei finanziamenti stanziati dal Ministero delle Politiche agricole e forestali negli anni 2003-2004 e che non risultano ad oggi impegnati dalla regione Umbria.
“È tutto da capire – continua Dottorini - il criterio in base al quale si è deciso di non investire queste risorse finalizzate all'agricoltura ecocompatibile ed è giusto che gli operatori biologici della Regione sappiano quali interventi la Giunta intende individuare al fine di recuperare ed utilizzare queste risorse per gli scopi per i quali erano state stanziate: il sostegno allo sviluppo dell’agricoltura biologica e all’informazione ai consumatori sugli alimenti ottenuti con tale metodo”. Per Dottorini “è gravissimo e significativo di un approccio miope il fatto che si rinunci a sfruttare un'occasione di questo genere per sostenere una grande opportunità per l’agricoltura umbra, soprattutto in un momento di grave crisi economica, rischiando di aggravare la situazione soprattutto dei piccoli produttori, già pesantemente penalizzati dalle politiche del Piano di sviluppo rurale. È inspiegabile – continua - e strategicamente sbagliato infatti non valorizzare un settore che a livello nazionale fa segnare una crescita della domanda, a fronte di un andamento stagnante dei consumi alimentari in generale”. “Un segnale preoccupante – spiega il capogruppo Idv – è rappresentato dal dato relativo alla diminuzione delle aziende agricole che si iscrivono all’Albo regionale degli operatori biologici. Un dato che forse è dovuto ad anni di ritardati pagamenti dei premi del Psr e a politiche fortemente sbilanciate verso l’agricoltura convenzionale. Per questo – conclude - è ancora più grave non aver utilizzato dei fondi finalizzati al sostegno dell’agricoltura biologica e per questo chiediamo atti immediati per sanare questa grave mancanza”. RED/as