CONSIGLIO REGIONALE: LA PRIMA SEDUTA DELLA IX LEGISLATURA – LOCCHI (PD) CANDIDA EROS BREGA ALLA PRESIDENZA. NO DELL'OPPOSIZIONE
(Acs) Perugia, 18 maggio 2010 – L'iter per l'elezione del presidente e dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale dell'Umbria è iniziato con gli interventi del capogruppo del Partito democratico, Renato Locchi, e del portavoce dell'opposizione, Fiammetta Modena.
Renato Locchi (Pd): “POPULISMO, DERIVA PLEBISCITARIA E ANTIPOLITICA CI ALLONTANANO DALLA SOLUZIONE DEI PROBLEMI. NECESSARIO RECUPERARE CON IL CONFRONTO UNA VISIONE NOBILE DELLA POLITICA – Auspichiamo un confronto serrato ma in tempi rapidi. Recuperare con il confronto una visione nobile della politica, dato che populismo, deriva plebiscitaria e antipolitica ci allontanano dalla soluzione dei problemi, non sono scorciatoie ma complicazioni. Proponiamo Eros Brega come nuovo presidente perché può essere garante e dare impulso al ruolo del Consiglio regionale, che deve autodeterminarsi ma soprattutto essere attrezzato per essere interlocutore autorevole e rapido nei confronti degli atti del Governo regionale. Invitiamo tutti i gruppi a convergere su questa proposta per trasmettere un segnale positivo alla comunità regionale fin dall'avvio della legislatura”.
Fiammetta Modena (Pdl): “CONSIGLIO REGIONALE CONVOCATO IN RITARDO, NON VOTEREMO EROS BREGA ALLA PRESIDENZA - Siamo molto in ritardo rispetto alle altre Regioni, che hanno già insediato Giunte e Consigli. Questa maggioranza si è resa protagonista di uno spettacolo poco edificante, con lunghissime trattative che hanno bloccato un Consiglio regionale che invece ha un bisogno immediato di esprimere il proprio ruolo, con gli atti di indirizzo di cui la regione ha bisogno e di cui la Giunta in questo mese e mezzo non si è occupata: banche, Merloni, chimica a Terni. Le beghe politiche hanno impedito all'Assemblea di lavorare e di occuparsene, come ha già evidenziato opportunamente sulla stampa il capogruppo della Lega, Gianluca Cirignoni. Non voteremo per Eros Brega presidente. Perché non può essere questo il modo di coprire il buco di progettualità che riguarda una parte importante del territorio umbro. Inoltre ancora non è chiaro come si compone la Giunta regionale dell'Umbria, unico caso in Italia, senza un quadro chiaro delle forze politiche che ne faranno parte. Giudicheremo dai fatti se davvero questa Aula sarà davvero autonoma e autorevole”. MP/mp