Regione Umbria - Assemblea legislativa

(Acs) Perugia, 12 aprile 2010 - “Evitare sterili contrapposizioni politiche ed abbassare i toni perché l’ordine pubblico non è né di destra né di sinistra, ma un diritto sacrosanto dei cittadini e della comunità. I fatti di Perugia rimangono nella loro gravità perché hanno risvolti non solo di natura penale ma affondano le radici su modelli comportamentali che stanno destrutturando la nostra società, con lo sballo che sta assurgendo a stile di vita pericolosamente presente nelle nuove generazioni”. Lo afferma, commentando quanto avvenuto nel centro storico del capoluogo, il consigliere regionale del Popolo della libertà Andrea Lignani Marchesani.

L'esponente dell'opposizione di centrodestra evidenzia che “non si tratta di essere manichei o moralisti, ma è evidente che tutto, dalle stragi del sabato sera alla diffusione di droga ed alcol, è pericolosamente collegato con il serio rischio di una intera società pronta ad esplodere nel proprio individualismo. La solidarietà alle Forze dell’Ordine è un atto dovuto che deve essere dato senza infingimenti e senza retro pensieri, punto di partenza imprescindibile per il rispetto dovuto a chi rischia ogni giorno per la sicurezza di tutti. In seguito, ma con urgenza, la politica si deve dedicare a politiche familiari e giovanili tese a riscoprire il gusto sano dello stare insieme e della comunità per costruire nuovi orizzonti di sviluppo e solidarietà. Un compito immane – aggiunge Lignani Marchesani - ma che è possibile conseguire se si mette da parte il vecchio ideologismo ed i soliti stereotipi precostituiti su Forze dell’Ordine e giovani. Lo aveva già detto Pierpaolo Pisolini 42 anni fa commentando i fatti di Valle Giulia che aprirono la stagione del ‘68, ma purtroppo è rimasto profeta inascoltato”. RED/mp