Regione Umbria - Assemblea legislativa


DEMOLIZIONE EX-FAT DI CITTÀ DI CASTELLO: “NECESSARIA LA SOSPENSIONE TEMPORANEA DEI LAVORI PER TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI” - DOTTORINI (IDV) SU RISCHI FIBRE VAGANTI ED ESITO SOPRALLUOGHI

In sintesi
Oliviero Dottorini, consigliere regionale dell’Idv, prende posizione sul rilevamento di "fibre potenzialmente pericolose" sprigionatesi dalla demolizione dell’edificio Ex-Fat di Città di Castello e suggerisce una breve sospensione dei lavori in attesa di ulteriori accertamenti. Nonostante le assicurazioni fornite dalla Asl 1 che lascerebbero intendere che trattarsi di lana di vetro, il consigliere ricorda che proprio le manifatture tabacchi nella fattispecie della Ex-Fat sono individuate dalla legge come siti insalubri.

 

  (Acs) Perugia, 6 aprile 2010 - “Il verbale di prescrizione relativo alla demolizione dell’edificio ex-Fat di Città di Castello è opportuno ma non sufficiente a fugare ogni dubbio e stupisce che venga emesso solo oggi, a cinque giorni dalla denuncia degli abitanti del quartiere”, pur sapendo che si è in presenza di una manifattura tabacchi individuata dalla legge come sito insalubre. Oliviero Dottorini, consigliere regionale dell’Idv, prende posizione sul rilevamento di “fibre potenzialmente pericolose” sprigionatesi con la demolizione dell’edificio di Città di Castello ed in particolare sull’esito del sopralluogo di Carabinieri, Arpa, Asl1 e Polizia municipale presso l’edificio ex-Fat e chiede di sospendere temporaneamente i lavori di demolizione, in attesa di completare gli accertamenti previsti. “Il principio di precauzione, precisa il consigliere, richiede infatti che prima di tutto ci si assicuri che la salute dei cittadini e dei lavoratori non sia messa a rischio. Occorre quindi verificare che le fibre presenti all’interno delle ampie superfici vetrate in demolizione non siano pericolose per la salute. E’ vero che assicurazioni arrivano dalla Asl1 e che tutto lascia pensare che si tratti semplicemente di lana di vetro, ma su salute e sicurezza non si può scherzare e il sindaco dovrebbe aver già da qualche giorno sospeso i lavori in forma cautelativa”. Solo dopo aver verificato la non esistenza di rischi per la salute – continua Dottorini – “i lavori possano proseguire, con la certezza di aver sciolto ogni dubbio in merito alla composizione del materiale che viaggia nell’aria. Ma vorremmo anche sapere se il sindaco e l’Arpa hanno richiesto particolari precauzioni all’atto di rilasciare l’autorizzazione ad avviare i lavori, cosa necessaria vista la tipologia dell’edificio in demolizione. E’ infatti opportuno ricordare che il decreto ministeriale del 5 settembre 1994, che definisce l’elenco delle industrie insalubri, individua tra queste anche la manifattura tabacchi, proprio la fattispecie dell’Ex-Fat. A prescindere dalla pessima qualità degli interventi di recupero previsti per la Ex-Fat – conclude Dottorini – sui quali ci siamo più volte espressi, ritengo che sia comunque prioritario assicurare a tutti i cittadini che i lavori avviati non presentino rischi per la salute, in modo da evitare superficialità e allarmismi. A breve i lavori di demolizione interesseranno anche tetti in eternit e coibentazioni in amianto. E’ opportuno che si proceda con tutte le precauzioni del caso”. GC/gc

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