Regione Umbria - Assemblea legislativa


PARTECIPAZIONE: INIZIATIVA LEGISLATIVA, REFERENDUM, PETIZIONI E CONSULTAZIONI. RIDEFINITI GLI STRUMENTI POLITICI DEI CITTADINI UMBRI - SI’ UNANIME DEL CONSIGLIO ALLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE STATUTO

In sintesi

Il Consiglio regionale ha approvato, all’unanimità, il testo dei disegno di legge predisposto dalla Commissione per la riforma dello Statuto che disciplina gli istituti della partecipazione dei cittadini, singoli ed associati, alle funzioni legislative, amministrative e di governo delle istituzioni regionali. La nuova normativa, composta di 73 articoli, individua quattro strumenti: l’iniziativa legislativa, con la possibilità di sottoporre all’esame del Consiglio testi normativi da approvare; il Referendum popolare; il diritto di petizione e la consultazione sui provvedimenti in preparazione.

(Acs) Perugia, 9 febbraio 2010 - Il Consiglio regionale, a voti unanimi e senza dibattito in Aula, ha approvato la nuova legge regionale sulla partecipazione nella versione preparata dalla Commissione regionale per la riforma dello Statuto regionale, illustrata in Consiglio da un’unica relazione, quella della presidente della Commissione statuto.
La legge, “Disciplina degli istituti di partecipazione alle funzioni delle Istituzioni regionali (iniziativa legislativa e referendaria, diritto di petizione e consultazione)” che conta 73 articoli, si propone di promuovere la partecipazione dei cittadini, singoli ed associati, alle funzioni legislative, amministrative e di governo delle istituzioni regionali, individuando quattro strumenti: l’iniziativa legislativa, con la possibilità di sottoporre all’esame del Consiglio testi normativi da approvare; l’iniziativa referendaria per abrogare provvedimenti della Regione; il diritto di petizione; la consultazione.


Hanno diritto a presentare testi di legge: ciascun consigliere regionale; la Giunta; i  due consigli provinciali di Perugia e Terni; uno a più consigli comunali, a condizione che siano più di cinque o che superino complessivamente i 10mila abitanti. Disegni di elegge possono essere presentati anche dal Cal (Consiglio delle autonomie locali) o da tremila semplici elettori umbri che, assieme al testo redatto in articoli, dovranno raccogliere le firme autenticate nel tempo massimo di 180. Due i tipi di Referendum di iniziativa popolare previsti: quello abrogativo di una intera legge, di  una parte, o di un provvedimento che possono chiedere 10mila elettori, un consiglio provinciale, o tanti consigli comunali che coprono un quinto della popolazione;  quello consultivo che può chiedere la Giunta o un quinto dei consiglieri, ma che non può essere indetto su argomenti oggetti di referendum abrogativo o in contemporanea con questo, e comunque non due volte sullo stesso argomento nel corso di una legislatura. 


Altri strumenti della legge sono, il diritto di petizione, riconosciuto a tutti i cittadini per chiedere al Consiglio di adottare provvedimenti o per esporre comuni necessità, e la consultazione, intesa come strumento di coinvolgimento dei cittadini nell’esercizio delle funzioni istituzionali della Regione allo scopo di “acquisire ogni utile contributo della società umbra”, in merito ai propri atti legislativi e di programmazione.


Strumenti della consultazione sono: incontri consultivi pubblici; audizioni dirette di enti locali autonomie funzionali, sindacato ed organizzazioni economiche, sociali, professionali  ed associazioni di consumatori; la richiesta di pareri scritti, compresa la compilazione di eventuali questionari. GC/gc
 


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