Regione Umbria - Assemblea legislativa


CONSIGLIO REGIONALE (5): APERTA LA SESSIONE DI BILANCIO. APPROVATO IL RENDICONTO DELL'ESERCIZIO 2008 – PRESENTATI E APPROVATI LA FINANZIARIA E IL COLLEGATO. DOMANI L'ASSEMBLEA VOTERÀ IL BILANCIO

In sintesi
L'Assemblea regionale ha avviato la sessione di bilancio con la discussione dei provvedimenti che compongono la manovra: legge finanziaria e collegato, bilancio 2010, bilancio del Consiglio regionale. Dopo l'illustrazione degli atti e l'approvazione dei primi due documenti, i lavori si sono conclusi. La votazione sul disegno di legge riguardante il bilancio 2010 e triennale 2010-2012 avverrà dunque domani 3 febbraio trascorse le 24 ore previste dal regolamento.
(Acs) Perugia, 2 febbraio 2010 – Il Consiglio regionale dell'Umbria ha avviato la sessione di bilancio 2010 con l'approvazione del rendiconto finanziario 2008 e la discussione dei provvedimenti che compongono la manovra: bilancio 2010, bilancio pluriennale, legge finanziaria e collegato, bilancio del Consiglio regionale. Dopo l'illustrazione degli atti e la discussione in Aula, l'Assemblea ha approvato a maggioranza (16 sì, 8 no) la legge finanziaria e il collegato. Unanime parere positivo è stato invece espresso sul bilancio del Consiglio regionale (23 sì). I lavori sono stati aggiornati a domani 3 febbraio alle ore 17. Finanziaria e collegato sono stati emendati duranti i lavori consiliari e precedentemente in I Commissione. Prima del voto finale, l’Assemblea ha approvato a maggioranza (15 a favore, 2 astenuti e 5 contrari) due ordini del giorno dell’Idv, uno contro gli impianti nucleari per la produzione di energia elettrica o di depositi e stoccaggi di residui radioattivi sul territorio umbro; l’altro sulla gestione pubblica dell’acqua potabile. A voti unanimi è passato anche un emendamento della Giunta, proposto nei contenuti dal gruppo Pdl, sulla proroga dell’attività estrattiva delle cave autorizzate “fino alla conclusione del procedimento di accertamento del giacimento di cava e comunque non oltre il 31 dicembre 2010” e quello, presentato sempre dal Pdl, sull’obbligo di prevedere che i revisori dei conti del Consiglio siano tecnici e non semplici consiglieri. Bocciato invece l’emendamento del Pdl che proponeva l’esclusione dei consiglieri comunali dalle Commissioni edilizie. Un ulteriore emendamento della Giunta al bilancio stanzia per il triennio 2010-2012 453mila euro per il funzionamento del Consiglio delle Autonomie locali. In sede di Commissione erano stati inseriti degli emendamenti alla legge finanziaria e alla legge di bilancio, che prevedono stanziamenti aggiuntivi dell’Esecutivo per: la cooperazione internazionale (+30 mila), la ristrutturazione organica e funzionale dell’Isuc (+26 mila), la sicurezza civile ed ambientale nella regione (+200 mila), la tutela dei consumatori (+42 mila), la promozione e commercializzazione del turismo (+188 mila), la fondazione di partecipazione Umbria Jazz (+50 mila), gli interventi a favore dei lavoratori emigrati (+51 mila). Inseriti inoltre altri emendamenti proposti dall’Idv che riguardano un incremento dello stanziamento in materia di pluralismo informatico (+172 mila), la promozione degli acquisti pubblici ecologici (+20 mila), la valorizzazione dell’apicoltura (+18 mila), le biodomeniche (+40 mila) e l’implementazione del servizio meteo e relative webcam nel portale turistico regionale (+12 mila). Il RELATORE DI MAGGIORANZA ha illustrato i contenuti della manovra. Il bilancio 2010/2013 si compone di tre provvedimenti: il disegno di legge finanziaria per il 2010, il disegno collegato alla manovra di bilancio e il disegno di legge del bilancio di previsione annuale e pluriennale. La Regione Umbria riporta un doppio rating positivo, valutato da parte delle agenzie Moody’s e Standard & Poor’s. La manovra di Bilancio 2010 tiene conto sia dei riflessi della legge finanziaria dello Stato. Relativamente agli elementi di invarianza e stabilità, per quello che riguarda le spese di funzionamento, per il 2010 vi è una previsione che è la stessa dell’anno 2001. La pressione fiscale, che nel 2000 era pari al 2,85 per cento, si è stabilizzata su valori inferiori al 3 per cento. Nella manovra finanziaria, secondo la maggioranza, si punta al mantenimento del sistema di protezione sociale, al sostegno al trasporto pubblico regionale e al diritto allo studio. Ci sono interventi a favore delle famiglie e delle imprese in funzione di contrasto alla crisi economica, interventi in materia di turismo e cultura, si consegue il mantenimento dell’equilibrio nel campo della sanità. Vengono poi forniti alcuni esempi di come sono state allocate le risorse a disposizione: 2,4 milioni di euro per accompagnare le misure anticrisi messe in atto dalla Regione per facilitare, da un lato, l'accesso al credito delle imprese, rafforzando l'operatività dei soggetti privati operanti nel settore della garanzia mediante l'incremento dei fondi rischi, e, dall'altro, per sostenere le politiche attive del lavoro; 3,3 milioni di euro per il Fondo Regionale per le politiche sociali a parziale compensazione dei tagli operati dal Governo; 1,2 milioni di euro per il sistema integrato dei servizi socio educativi per la prima infanzia e per il rifinanziamento del Fondo regionale finalizzato all'abbattimento delle rette a carico delle famiglie per l'accesso e la frequenza presso gli asili nido gestiti da soggetti pubblici o da soggetti privati; 1.343 milioni di euro per l'attività promozionale turistica e per il settore cultura; 1,4 milioni di euro per interventi per la tutela ed il miglioramento del patrimonio regionale di edilizia scolastica; 5 milioni di euro per il completamento degli interventi straordinari nel patrimonio sanitario regionale; 9,2 milioni di euro per la mobilità e trasporto regionale, di cui 3 milioni per la mobilità alternativa; 2,7 milioni di euro per il sistema endoregionale; 12 milioni di euro (nel biennio 2010-2011) per lo sviluppo del programma abitativo per studenti universitari. La manovra risponde anche all’esigenza di prevedere stanziamenti specifici per motivi contingenti ed è stata quindi modificata prevedendo uno stanziamento di circa 5 milioni di euro (come anticipo di una spesa complessiva prevista intorno ai 9,6 milioni) per la copertura delle spese elettorali legate a quanto previsto dalla nuova legge elettorale regionale; 2,4 milioni di euro per gli oneri previdenziali e le indennità di fine mandato dei consiglieri regionali; 5,3 milioni di euro per i pagamenti relativi ad una sentenza contro la Regione Umbria legata ad una vicenda del 1982 e ad un atto che prevedeva il passaggio (mai avvenuto) dei dipendenti di una fondazione nei ruoli regionali; 200 mila euro per i contributi di prima emergenza ai terremotati dell'area di Marsciano. Nel collegato alla legge finanziaria della Regione trovano spazio una serie di misure che riguardano tra gli altri: l’introduzione di ulteriori misure di contrasto alla crisi potenziando gli interventi per favorire l’accesso al credito, attraverso la norma che permette di intervenire a patrimonializzazione degli interventi dei consorzi di garanzia mutualistici; l’implementazione dei progetti di cooperazione territoriale europea; le modifiche di alcune norme relative alla legge 2 del 2000 in materia di cave; la modifica alle norme della gestione integrata dei rifiuti in coerenza con quanto previsto dalla Corte Costituzionale; la modifica e integrazione delle norme per la riqualificazione delle reti di trasporto e infrastrutturali; l’introduzione di alcune modifiche al sistema integrato dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e alle norme per l’accreditamento; la riduzione delle spese di funzionamento degli Ati attraverso la previsione che questi non possano assumere nuovo personale; la previsione sia per l’Adisu che per l’Arusia della soppressione della figura del direttore generale e la presenza del solo amministratore unico. Il RELATORE DI MINORANZA ha annunciato un voto negativo ad una manovra dall'impianto sbagliato, soprattutto in un momento in cui i dati macroeconomici vedono l'Umbria avvicinarsi alle regioni del sud, allontanandosi dal centronord, con un impatto della crisi molto forte aggravato da logiche clientelari che non puntano minimamente a valorizzare le giovani generazioni. Uno degli aspetti giudicati più critici riguarda la spesa di oltre 5 milioni di euro per la sentenza con la quale la Regione è stata condannata a pagare un risarcimento ad alcuni lavoratori che in questo modo hanno percepito un doppio stipendio: ciò dovrebbe far riflettere sul funzionamento del servizio legale della Regione e sui soldi spesi per le consulenze legali che poi portano a questi risultati. Per il RAPPRESENTANTE DELLA GIUNTA regionale il bilancio di fine legislatura tiene conto della scadenza elettorale ormai prossima, intervenendo su due linee: contrasto alla crisi economica con sostegni a famiglie ed imprese e sostegno alla qualità sociale. Nel 2010 il fondo sociale sarà per la prima volta alimentato in modo prevalente dalle risorse regionali rispetto a quelle nazionali. Ci saranno interventi per la scuola, l'infanzia, i trasporti, il diritto allo studio universitario: tutte azioni che tracciano un disegno complessivo molto chiaro. Tutto ciò è possibile grazie ad un bilancio solido, frutto della capacità di gestire le risorse. Ci sarà un forte investimento anche per le politiche di sostengo alla famiglia. RED/

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