Regione Umbria - Assemblea legislativa

(Acs) Perugia, 15 gennaio 2010 - “Ad un anno e mezzo dall’approvazione in Consiglio regionale, la legge sulla odontoiatria pubblica non viene applicata come noi temevamo. I cittadini umbri non possono usufruire di un servizio, deciso dal Consiglio regionale, vedendosi così leso un diritto alla salute che comporta oneri economici insopportabili per quelle famiglie che più di altre avvertono gli effetti della crisi economico-produttiva”.

Vinti Stefano capogruppo di Prc in Consiglio e primo firmatario della proposta diventata legge, fa il punto sui risultati della audizione dei direttori delle Asl regionali di ieri, dalla quale, spiega, “è emerso un rifiuto, da parte dei rappresentanti dei medici odontoiatri, di accettare il tariffario proposto dalla Regione. Così come è emersa la carenza di personale per le strutture pubbliche”. A nome di Prc, Vinti, ritiene che “sia obbligo della Regione, intanto, potenziare l’offerta dei servizi sul territorio così come previsto dalla legge e, se necessario, definire una deroga alle assunzioni di personale con un contratto libero professionale che potrebbe risolvere tutti i problemi: un punto, peraltro, sottolineato ieri anche dai direttori sanitari presenti all’audizione”. Nel merito della mancata applicazione della legge, Vinti afferma, “si denota una carenza di volontà politica da parte dell’assessorato, che sembra più intimorito dalla difesa degli interessi del settore privato della odontoiatria che dalla determinazione di estendere il servizio odontoiatrico agli 890mila umbri con il dimezzamento del costo delle prestazioni per le cure odontoiatriche”. Dopo aver invitato a “far sentire la loro voce le organizzazioni sindacali, le associazioni dei consumatori e quelle in difesa dei diritti dei cittadini”, il capogruppo di Prc annuncia che il suo partito, “esprimerà con forza la propria volontà per far applicare la legge sia a livello istituzionale che nei territori”. GC/gc