DROGA: “CONTRO LA DIPENDENZA CHIUDERE I SER.T ED AFFIDARSI ALLE COMUNITÀ’” - FRANCO ZAFFINI (AN-PDL) INTERVIENE SULLO STUDIO PRESENTATO DALL’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI
In sintesi
Il capogruppo regionale di AN-Pdl, Franco Zaffini, ritiene necessario attuare strategie nuove per combattere la tossicodipendenza mettendo al centro della terapia le persone, superando la logica dei Sert e affidando le politiche di intervento alle comunità di recupero.
(Acs) Perugia, 14 gennaio 2010 - “Non si esce dalla droga con la droga legalizzata dei Ser.T. Lo diciamo da tempo, e stavolta lo confermano anche i dati forniti proprio dai servizi dell’Asl”.
Franco Zaffini, capogruppo An – Pdl, commentando lo studio presentato dall’assessore regionale alle politiche sociali, afferma: “E’ da tempo che l’esecutivo regionale ha riconosciuto, a parole, l’emergenza tossicodipendenza sul territorio. Nei fatti però l’Umbria non ha cambiato le proprie politiche, né l’approccio terapeutico alla tossicodipendenza, perseverando nell’attribuire ai SerT il ruolo esclusivo per la cura dei tossicomani”. Nel merito Zaffini evidenzia che “solo i servizi delle Asl possono certificare lo stato di tossicodipendenza, mentre le comunità di recupero e i medici di famiglia sono tagliati fuori dalla programmazione terapeutica”. La conseguenza di questa impostazione – afferma ancora l’esponente del Pdl- “è sotto gli occhi di tutti: il tossicodipendente è un malato cronico da trattare per la riduzione del danno e non per la sua guarigione. Mentre i Ser.T e le sua adiacenze diventano luoghi di spaccio e degrado, sia per gli utenti che per gli operatori”. Secondo Zaffini il trattamento più efficace per la disintossicazione, “è nei programmi delle comunità di recupero e in serie politiche di prevenzione”. Zaffini conclude invocando “una strategia nuova che metta al centro della terapia le persone, non le sostanze, e, contemporaneamente, applichi la ‘tolleranza zero’ a chi non solo lucra commettendo un reato, ma fa molto di più, ammazza lentamente giovani che potrebbero credere in aspettative di vita diverse; priva la società delle sue energie migliori, della sua futura classe dirigente. I Ser.T sono inutili e andrebbero chiusi, per affidarsi alle Comunità, in attesa di resettare l’intero servizio medico con strategie terapeutiche maggiormente appropriate ed in linea con le più recenti acquisizioni scientifiche”. Red/gc