Regione Umbria - Assemblea legislativa


POLITICA: “SODDISFATTI PER LA NASCITA DEL COORDINAMENTO DEL CENTRO ITALIA” - PER VINTI (PRC - SE) SI TRATTA DEI “PRIMI VAGITI DELL’ITALIA MEDIANA”

In sintesi
Il capogruppo di Rifondazione comunista a Palazzo Cesaroni, Stefano Vinti, esprime soddisfazione per la nascita, ieiri a Firenze, del Coordinamento del Centro Italia, che riunisce rappresentanti di Regioni, Province e Comuni di Toscana, Marche, Umbria, Lazio ed Emilia Romagna.
Per Vinti una politica comune dell’Italia mediana “è necessaria per fare massa critica e resistere alla destrutturazione del modello sociale che vuole imporci il federalismo fiscale, ma anche per migliorare l’offerta dei servizi sociali, per definire un livello ottimale del sistema delle infrastrutture in grado di essere un valore aggiunto per il sistema produttivo”.
(Acs) Perugia 12 gennaio 2010 - “Si tratta dei primi vagiti di un progetto che abbiamo sostenuto con forza nei mesi scorsi e l’avvio di un coordinamento permanente tra le regioni dell’Italia mediana testimonia la validità della nostra proposta politica”. Stefano Vinti, capogruppo regionale di Rifondazione comunista, esprime la propria soddisfazione per la nascita del “Coordinamento del Centro Italia”, nato ieri a Firenze, in Palazzo Medici Riccardi, dove si sono riuniti rappresentanti di Regioni, Province e Comuni di Toscana, Marche, Umbria, Lazio ed Emilia Romagna. Vinti spiega di condividere le motivazioni che hanno portato alla nascita del Coordinamento: “Abbiamo avuto già occasione di ribadire che le regioni dell’Italia mediana rischiano di rimanere schiacciate tra il modello federalista selvaggio del nord e le questioni di un ammodernamento del sud che ancora tarda a venire. Ci sono specificità che vanno oltre il tratto comune del tessuto di piccole e medie imprese dinamiche e competitive: un modello sociale regionale efficiente, orientato alla coesione sociale, al superamento delle disuguaglianze e al raggiungimento di un alto livello nelle condizioni di vita dei cittadini; una certa omogeneità culturale e modelli e forme di convivenza orientati alla solidarietà; una sensibilità democratica fortemente sviluppata. Una politica comune dell’Italia mediana – aggiunge il consigliere regionale - è quindi necessaria per fare massa critica e resistere alla destrutturazione del modello sociale che vuole imporci il federalismo fiscale, ma anche per migliorare l’offerta dei servizi sociali, per definire un livello ottimale del sistema delle infrastrutture in grado di essere un valore aggiunto per il sistema produttivo. Le Regioni del Centro devono allora abituarsi all’idea di definire politiche comuni e sforzarsi di sviluppare una programmazione economica e sociale che vada oltre i propri ambiti territoriali per abbracciare l’intera porzione dell’Italia mediana”. Stefano Vinti conclude sottolineando di essere “fermamente convinto che l’Italia mediana è una straordinaria opportunità per garantire lo sviluppo e la tenuta sociale dell’Umbria, dei nostri territori e delle nostre città. Per questo plaudiamo alla costituzione del coordinamento dell’Italia centrale e ne sosterremo convintamente le ragioni anche nel programma delle imminenti elezioni regionali”. RED/mp    


 


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