DAP 2010 (1): PRESSIONE FISCALE INVARIATA E NUOVE MISURE ANTICRISI PER FAMIGLIE E IMPRESE - IL DOCUMENTO ANNUALE DI PROGRAMMAZIONE PRESENTATO IN CONSIGLIO REGIONALE. I TESTI DELLE RISOLUZIONI DI MAGGIORANZA E MINORANZA, LA SCHEDA DELL'ATTO
(Acs) Perugia, 15 dicembre 2009 - Garantire e razionalizzare la spesa sanitaria e ridurre le spese per il debito liberando risorse per le misure anticrisi rivolte a famiglie ed imprese, per assicurare la tenuta del sistema del trasporto locale e sostenere, pur non incrementando la pressione fiscale, un sistema sociale fortemente penalizzato dalla riduzione dei trasferimenti statali. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi del Documento annuale di programmazione (Dap) 2010, i cui contenuti sono stati illustrati oggi in Aula attraverso la proposta di risoluzione della maggioranza, presentata da GIANLUCA ROSSI (Pd).
Nell'atto proposto dalla maggioranza viene delineato il quadro economico nazionale e regionale e si afferma che “La crisi finanziaria ed economica che sta sconvolgendo il panorama internazionale, ridisegna i sistemi economici internazionali e nazionali portando effetti non omogenei anche nelle singole realtà territoriali. Risulta necessario attivare politiche e una correlata strumentazione di intervento congrua a contrastare gli impatti che la crisi finanziaria e la recessione economica inevitabilmente produrranno sul sistema produttivo locale. Le misure adottate dal governo nazionale per contrastare la crisi sono riassumibili in un quadro di norme confuso e frammentato, caratterizzato da un’inadeguatezza finanziaria e incapacità di incidere sui problemi delle famiglie, delle imprese e del sistema creditizio. Oltre ad un basso investimento per contrastare la crisi è mancata negli interventi del governo nazionale un’impronta riformatrice volta a contrastare i principali effetti negativi e ad innalzare il tasso di crescita dell’economia italiana. In questo contesto la regione Umbria ha attivato un insieme di politiche correlate ad una serie di strumenti di intervento per contenere al massimo gli impatti che la crisi finanziaria e la recessione economica stanno determinando sul sistema produttivo. Nonostante le pesanti ripercussioni sui vincoli di bilancio derivanti dai tagli operati dal Governo nazionale – si legge nella risoluzione - la Regione Umbria, non aumentando la pressione fiscale anche a fronte di una diminuzione del gettito fiscale, ha mantenuto il sistema di protezione sociale ed in favore delle famiglie ampliando, tra le varie cose, l’offerta degli asili nido pubblici, implementando il fondo per la non autosufficienza, mantenendo gli stanziamenti per il fondo antiusura e continuando il progetto di innovazione del sistema sanitario umbro. Ha inoltre finanziato misure per il sostegno al reddito dei soggetti interessati da crisi aziendali ed occupazionali per un ammontare pari a circa 2,4 milioni di euro comprendenti la sospensione del pagamento delle rate del mutuo dell’abitazione principale, la sospensione del pagamento delle tariffe e dei canoni; la costituzione di un fondo di garanzia per l’accesso al credito ed il consolidamento delle esposizioni delle piccole medie imprese con un finanziamento di 5 milioni di euro; interventi per la capitalizzazione dei consorzi fidi e delle cooperative artigiane di garanzia pari a 1,5 milioni di euro. C’è un impegno concreto da parte della regione Umbria all’allargamento delle misure di sostegno al reddito, almeno pari a circa il 40 per cento, per i lavoratori che sono esclusi per legge da ogni possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali: inoccupati, disoccupati e precari”.
La risoluzione della minoranza, illustrata in Consiglio da ANDREA LIGNANI MARCHESANI, con una disamina di tutti gli ambiti in discussione e una bocciatura completa delle misure proposte e delle principali misure adottate dalla Giunta in questi anni, propone invece di “respingere il Dap predisposto dall'Esecutivo di Palazzo Donini. Per Lignani e per il Pdl “si persevera, acuendone toni ed aumentando nel testo inutili sottolineature, in un approccio che continua ad essere di tipo ideologico, con una visione manichea che individua esclusivamente meriti e virtuosismi all’Esecutivo regionale e confina nel solo Governo nazionale demeriti, scelte errate e tagli indiscriminati. Un approccio che non fa onore a chi lo formula, non solo perché errato, ma soprattutto perché puerile e privo di concrete prospettive di risoluzione di una crisi che, nonostante i segnali di ripresa descritti nel primo capitolo, è ben lungi dall’essere superata, soprattutto nei suoi aspetti quotidiani e percepiti da imprese, parti sociali e cittadini dell’Umbria”. Obiettivi e indirizzi del Dap 2010 vengono ritenuto sbagliati o velleitari: dalla riforma delle Comunità montane alla promozione del turismo e della cultura, dal welfare alla sanità, dal Fondo per la non autosufficienza alle riforme endoregionali, da Sviluppumbria alla Res, dal Minimetrò alla Ferrovia centrale umbra, dagli Ambiti territoriali integrati alla sicurezza dei cittadini e dei lavoratori. Il consigliere regionale dell'opposizione “invita la Giunta a riproporre celermente un nuovo Documento aggiornato, che al contempo prenda atto di uno scenario di riferimento in continua evoluzione e rilanci in una logica di virtuosa concertazione e di un corretto rapporto tra Giunta e Consiglio una seria politica di partecipazione delle categorie, delle parti sociali e dei cittadini umbri, finalizzata ad uno sviluppo condiviso che ottimizzi le risorse a disposizione e individui quali obiettivi dell’ultimo scorcio della Legislatura: l’abbassamento della pressione fiscale; la sicurezza e la qualità della vita nelle città; l’abbassamento delle liste di attesa; l’approvazione di un piano sociale condiviso, con particolare attenzione alla lotta alle tossicodipendenze e ai rapporti istituzionali con i Comuni; una rivisitazione della riforma delle agenzie e dei servizi pubblici; una politica infrastrutturale che porti ad una celere cantierabilità delle opere finanziate, prime fra tutte le “piastre logistiche” e ad una rapida definizione della progettazione preliminare e/o definitiva, laddove mancasse; una politica ambientale condivisa con assunzione di responsabilità chiare nel rapporto spesso conflittuale tra cittadini e siti finalizzati allo smaltimento”.
SCHEDA: DAP 2010
Tra gli indirizzi e gli obiettivi di fine legislatura individuati dal Dap 2010, troviamo INFRASTRUTTURE E TRASPORTI (potenziamento Orte – Falconara, della Spoleto – Terni, della Foligno-Terontola, potenziamento della linea Ferrovia centrale umbra, riqualificazione della E45, Nodo stradale di Perugia, Quadrilatero Marche-Umbria, tratto Gubbio-Mocaiana della SS 219 Pian d’Assino, Trasversale E78 tra Grosseto e Fano, Strada delle Tre Valli, Collegamenti di Terni con Rieti e Civitavecchia, Prosecuzione dei lavori Strada 220 Pievaiola, prosecuzione degli interventi di adeguamento dell'aeroporto di S. Egidio, Infrastrutture per la logistica di Città di Castello, Terni e Foligno, realizzazione di una dorsale in fibra ottica per l’interconnessione del territorio rurale, costituzione della holding regionale dei trasporti, attuazione del nuovo contratto di servizi sottoscritto con Trenitalia, attuazione del nuovo contratto di servizio sottoscritto con Fcu), ENERGIA (politiche di risparmio energetico rivolto alle imprese, azioni di comunicazione ed animazione per il risparmio energetico, sviluppo di nuove forme di produzione e di risparmio energetico, progetti sperimentali per l’uso razionale di nuove tecnologie nelle infrastrutture pubbliche), SVILUPPO, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA PRODUTTIVO (ricerca, innovazione e rafforzamento delle reti di imprese, processi di innovazione di base, promozione di investimenti, consolidamento delle imprese di minori dimensioni, promozione dell’internazionalizzazione, rafforzamento della struttura e della funzione finanziaria delle imprese), AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE (riprogrammazione del Programma di sviluppo rurale, confronto con l'Unione europea per la definizione di un pacchetto di azioni agroambientali per il tabacco, incremento della competitività del sistema e ammodernamento delle aziende agricole, miglioramento della qualità delle produzioni agricole), AMBIENTE E GOVERNO DEL TERRITORIO (conclusione dei lavori per la realizzazione della condotta da Montedoglio a Tuoro sul Trasimeno, attuazione al Protocollo di intesa con la Toscana che definisce modalità di riparto delle risorse idriche e di attuazione dei rilasci ambientali nel Tevere, attuazione al nuovo Piano regionale dei rifiuti, approvazione del Piano paesaggistico regionale), POLITICHE PER IL TURISMO (coordinamento dei programmi di comunicazione dei diversi operatori pubblici che intervengono in materia di valorizzazione dell’Umbria, promozione della qualità puntando sulle strutture ricettive agrituristiche, rafforzamento delle offerte tematiche specialistiche, realizzazione di specifiche offerte relative al turismo religioso (la Via di Roma, la via Francigena di San Francesco), predisposizione di un’offerta escursionistica che punti su grandi attrattori (Lago Trasimeno, Tevere, Via Francigena, potenziamento dell’offerta turistica in materia di turismo congressuale, turismo del benessere e turismo delle eccellenze), CULTURA E SPETTACOLO (emanazione bandi per la “filiera turismo – ambiente – cultura e per il completamento delle reti e dei sistemi regionali di attrattori specifici, qualificazione e potenziamento della rete museale, promozione dell’offerta culturale e delle zone di produzione dei prodotti tipici e di qualità per creare sinergie tra le diverse eccellenze territoriali, coordinamento della programmazione di manifestazioni di grande importanza, anche attraverso l’ingresso della Regione nelle principali Fondazioni, partecipazione regionale ad importanti manifestazioni del settore editoriale), Promozione della salute (ampliamento dei programmi di prevenzione, potenziamento della rete dei servizi territoriali e sviluppo delle strutture dell’offerta delle “cure intermedie” per la gestione della fase post acuta e la cronicizzazione, completamento del sistema ospedaliero e della sua messa in rete con innalzamento del livello di specializzazione), POLITICHE SOCIALI, IMMIGRAZIONE E POLITICA DELLA CASA (compartecipazione al costo dei servizi che riguarderà una parte limitata di servizi - prevalentemente servizi di residenzialità continuativa - secondo modalità omogenee sul territorio regionale, azioni di sistema per le famiglie umbre a rischio di impoverimento, attuazione degli interventi previsti dal Piano per la non autosufficienza, sostegno ai processi di stabilizzazione e integrazione degli immigrati, completamento dell’attuazione del Piano triennale per l’edilizia residenziale pubblica 2008/2010, conclusione della sperimentazione e messa a regime del Fondo regionale per l’affitto, approvazione della riforma della legge regionale sull’edilizia residenziale pubblica, avvio della costruzione di ulteriori alloggi di edilizia popolare), POLITICHE INTEGRATE PER L’ISTRUZIONE, LA FORMAZIONE E IL LAVORO (mantenimento del repertorio regionale degli standard professionali in essere, sviluppo degli “standard formativi capitalizzabili e di percorso”, relativamente all'insieme degli standard professionali di cui al repertorio regionale in essere, sviluppo delle norme e delle procedure amministrative per la certificazione delle competenze derivanti da apprendimenti formali e non formali relativi alle figure regolamentate, attuazione e messa a sistema della procedura regionale di riconoscimento dei crediti formativi nella formazione professionale, interventi per la qualificazione degli strumenti di orientamento informativo, riedizione del bando per riconoscere alle famiglie un contributo a sostegno delle spese per la frequenza presso gli asili nido della Regione, riprogrammazione delle risorse delle nuove annualità Fse, 60 milioni di euro, sarà orientata verso azioni combinate di politica attiva e di completamento del sostegno al reddito, potenziamento e rafforzamento degli interventi di formazione, politica attiva, riqualificazione ed orientamento per le “fasce deboli” vecchie e nuove del mondo del lavoro), RIFORME ISTITUZIONALI E MODERNIZZAZIONE DELLA REGIONE (riforma dell’organizzazione interna regionale, piena operatività dei quattro Ambiti territoriali integrati e insediamento dei nuovi organi di governo, completamento delle dinamiche per la riduzione dei costi di funzionamento delle Comunità montane, riassetto del sistema delle agenzie regionali e delle società partecipate, introduzione dell'informatica come chiave per la trasformazione dei processi di lavoro e l’integrazione tra le pubbliche amministrazioni del territorio).
Il testo ha recepito alcune proposte ed integrazioni avanzate nella scorsa riunione della Commissione e fatte proprie dalla Giunta regionale. Sono quindi state aggiunte tra le priorità nell'ambito delle “Politiche integrate per l'istruzione, la formazione e il lavoro” le azioni rivolte alla diffusione della cultura della legalità, con progetti educativi mirati e concertati tra Regione, Ufficio scolastico regionale, forse dell'ordine e magistratura (richieste da Paolo Baiardini, Pd). Verranno sistematizzati i finanziamenti per le manifestazioni storiche regionali (come proposto da Luigi Masci, Pd). Accolti anche gli emendamenti di Oliviero Dottorini (Idv) che prevedono: l'attuazione degli strumenti previsti dalla legge regionale 10/2009 sull'istituzione del marchio del mobile in stile prodotto in Umbria e il riconoscimento delle aree di eccellenza produttiva; il riconoscimento delle pratiche dell'agricoltura biologica come modello maggiormente coerente con le strategie di riconversione eco-sostenibile indicate in ambito comunitario come obiettivo delle nuove sfide; il potenziamento del sito istituzionale del turismo regionale favorendo la connessione tra utenti e strutture ricettive e introducendo il servizio di previsioni meteo anche attraverso l'installazione di webcam; la conferma degli interventi di informazione, sensibilizzazione ed educazione (soprattutto nelle scuole) previsti dalla legge 3/2007 sul Commercio equo e solidale, l'attuazione della Giornata regionale del Commercio equo, il potenziamento degli interventi in materia di cooperazione internazionale; il sostegno alle pratiche di autorecupero e autocostruzione, quali strumenti in grado di rispondere alle esigenze di molte famiglie che hanno difficoltà ad accedere all'abitazione sul libero mercato; il riconoscimento del ruolo dell'editoria e dell'informazione di prossimità, importante per la formazione della capacità di descrivere e interpretare gli avvenimenti del proprio territorio, e di produrre contenuti e organizzare i saperi; il finanziamento della legge sugli acquisti pubblici ecologici. MP/mp [segue]