MONITORAGGIO SUL PATRIMONIO: “VALORIZZAZIONE DEGLI IMMOBILI, INCENTIVI ALL’ACQUISTO PER LE AZIENDE AGRARIE E PIU’ COLLABORAZIONE CON LA SOPRINTENDENZA PER LO SVINCOLO” – RISOLUZIONE DEL COMITATO
In sintesi
Il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale ha approvato una proposta di risoluzione sulle politiche patrimoniali della Regione che impegna la Giunta a presentare una proposta di modifica alla legge regionale “14/1997”. Questi gli obiettivi: consentire ai Comuni di favorire la valorizzazione del patrimonio da dismettere; introdurre ulteriori norme incentivanti per favorire l’acquisizione degli immobili da parte degli attuali conduttori delle aziende agrarie e porre in essere la più proficua collaborazione con la Soprintendenza per accelerare le procedure di classificazione dei beni ai fini dello svincolo.
(Acs) Perugia, 6 novembre 2009 – Il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale ha approvato una proposta di risoluzione avente come oggetto le “Politiche patrimoniali della Regione Umbria” con cui impegna la Giunta regionale a presentare una proposta di modifica alla legge regionale “14/1997” (Norme sull'amministrazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale) adeguandola alla normativa nazionale (decreto legge “112/2008”), consentendo ai Comuni di favorire la valorizzazione del patrimonio da dismettere, verificando la possibilità di introdurre ulteriori norme incentivanti per favorire l’acquisizione degli immobili da parte degli attuali conduttori delle aziende agrarie e ponendo in essere la più proficua collaborazione con la Soprintendenza per accelerare le procedure di classificazione dei beni ai fini dello svincolo.
La stesura di tale atto è susseguente all’analisi sul patrimonio dell’amministrazione regionale svolta dal Comitato d’intesa con il Collegio dei revisori dei conti della Regione, che ha verificato come la legge regionale “14/1997” non sia stata compiutamente attuata in particolare per quanto riguarda le politiche di dismissione e valorizzazione dei beni immobili di proprietà della Regione Umbria, anche se “tale analisi – ha spiegato il presidente del Comitato di monitoraggio Enrico Sebastiani (FI-Pdl) – non ha preso in esame il patrimonio delle aziende sanitarie locali né quello delle sedi degli organi istituzionali, ma ha riguardato il patrimonio affidato alla società Res per le finalità previste dalla legge stessa”.
Nell’audizione con i responsabili della Res spa, che ha gestito per conto della Regione il patrimonio immobiliare e cesserà la propria attività entro il 31 dicembre prossimo, erano infatti emerse le difficoltà nell’alienazione delle aziende agrarie e degli immobili di consistente valore economico per oggettive situazioni di mercato. Molti ritardi sono da imputare all’obbligatorietà di acquisire i pareri dello svincolo dei beni in oggetto. Inoltre “una valorizzazione più ampia dei beni stessi – si legge nella risoluzione – può essere ottenuta attraverso l’armonizzazione delle destinazioni d’uso previste dagli strumenti urbanistici”. RED/pg