(Acs) Perugia, 26 novembre 2025 - “Terni ha davanti a sé una straordinaria opportunità per tornare ad essere una città universitaria attrattiva, capace di trattenere talenti, generare economia e rigenerare il proprio tessuto urbano, come era venti anni fa. Quando aveva, in crescendo, circa il triplo degli studenti universitari rispetto ad oggi, in forte continuo calo: il dinamismo di Viterbo e Rieti, rispetto a scelte centralistiche effettuate in Umbria, hanno capovolto completamente i numeri causando un esodo massiccio di studenti persi su Terni dalla Università di Perugia rispetto ad un fortissimo incremento dell’esodo verso le università della Capitale e delle sedi dell’Alto Lazio”. Lo dichiara il capogruppo della Lega all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Enrico Melasecche, annunciando la presentazione di una “mozione sul rilancio strategico del Polo universitario ternano, incentrata su due direttrici complementari: il potenziamento del polo scientifico-industriale di Pentima e la creazione di un Campus Urbano diffuso nel centro città”.
“La crescita dell’offerta formativa e dei servizi universitari - sottolinea Melasecche - rappresenta una leva decisiva non solo per la formazione e la ricerca, ma anche per la rigenerazione economica e sociale di Terni, in linea con le migliori esperienze italiane e internazionali. Per quanto riguarda il Polo universitario, oggi ridotto a ben poca cosa dopo la chiusura di tre corsi di laurea su sei, la mozione impegna la Regione a consolidare il ruolo di Pentima come polo di Ingegneria, ricerca sui materiali e alta formazione tecnica, rafforzare la collaborazione con il mondo produttivo, a partire dall’Ast e dalle realtà industriali umbre e sostenere lo sviluppo dei laboratori e dei percorsi professionalizzanti. Su questo fronte arriva una prima novità positiva: la Commissione regionale ha approvato la mia proposta per effettuare un sopralluogo a Pentima, al fine di verificare esigenze, potenzialità, fabbisogni in vista degli investimenti destinati dalla precedente Giunta”.
“La seconda linea strategica della mozione – prosegue Enrico Melasecche - prevede il consolidamento, attorno all’attuale Corso di laurea di Economia, di un polo umanistico-economico nel centro cittadino, integrato nella vita urbana. Nell’atto si chiede alla Regione di attivare un tavolo con Università degli Studi di Perugia, Comune di Terni, la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni, sempre sensibile a questi temi, gli enti proprietari degli immobili coinvolti, tra cui l’ex Banca d’Italia in Piazza Tacito e le ex sedi INPS di Corso Tacito e via Mancini, queste ultime vergognosamente abbandonate da decenni nel degrado edilizio. L’obiettivo è valutare la locazione o meglio l’acquisto degli spazi, oggi disponibili a condizioni particolarmente favorevoli, per potenziare il Dipartimento di Economia, attivare nuovi corsi in ambito giuridico-finanziario e sociale, riaprire la trattativa su Scienze Motorie, creare servizi per studenti (biblioteche, mense, sale studio). Un’università moderna non può vivere solo in un polo periferico, a vocazione industriale, ma deve integrarsi nella città. Portare funzioni universitarie nel centro significa restituirgli vitalità, sicurezza, commercio e cultura. È una scelta di sviluppo, che non può essere esclusivamente accademico ragioneristica ma urbanistica ed economica. La mozione chiede inoltre di rivedere i rapporti con l’Ateneo, nell’interesse stesso dell’Università di Perugia, per favorire un riequilibrio territoriale, riportare Terni da sede marginale, del tutto residuale, a polo competitivo qual’era, nel quadro regionale e interregionale. La Regione - conclude Melasecche - deve fare la sua parte con una visione chiara e condivisa. Il sopralluogo a Pentima rappresenta il primo passo concreto di un percorso che vogliamo rapido, costruttivo e aperto al contributo di tutte le istituzioni coinvolte. Terni può tornare ad essere una città universitaria, non più un sogno di fine ‘900, quando la Giunta Ciaurro acquistò la palazzina nel parco della ex Foresteria dell’Ast proprio per farne la sede plasticamente presente in centro del Rettorato, della segreteria studenti e di alcuni corsi, mai utilizzata dalle amministrazioni successive per quell’obiettivo. Sarebbe quanto mai opportuno oggi recuperarla per quello scopo nell’ambito del progetto delineato”. RED/mp
