“Violenza sulle donne: serve responsabilità collettiva, puntare su educazione e cultura”

Nota della presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Sarah Bistocchi

Data:

24 Nov 2025 15:50

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(Acs) Perugia, 24 novembre 2025 - “La parità di genere si costruisce con l’educazione nelle scuole e nei vari contesti educativi, e con una coscienza critica che non può non partire dalle Istituzioni. Per questo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è l’occasione non solo e non tanto per contare il numero di femminicidi, ma per assumersi una responsabilità, individuale e collettiva, che rimetta al centro dell’attenzione un tema che è una vera emergenza della modernità, una ferita aperta e profonda del nostro Paese”. Così in una nota la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Sarah Bistocchi, in occasione della Giornata del 25 novembre.

“A rendere l’idea dell’emergenza - spiega Bistocchi - ci sono i numeri: 77 i femminicidi nel 2025 in un crescendo di cruenza, mancata consapevolezza e un atteggiamento giustificativo che diventa quasi permissivo. A questo si affianca un ulteriore dato: l’Italia è l’ultimo Paese dell’Unione europea per gender gap lavorativo tra uomini e donne. Inaccettabile che in alcune aree d’Italia, solo una donna su tre in età da lavoro abbia un’occupazione, e che la media italiana sia di una donna su due. Il tema dell’autonomia e dell’indipendenza economica si intreccia intrinsecamente con quello della violenza, perché una donna sottopagata o che non percepisce reddito, non sarà mai una donna libera di denunciare l’uomo violento con cui spesso vive”.

“Il tema della violenza sulle donne - prosegue Bistocchi - è un tema che non appartiene ad una fascia di età, ad un ceto sociale, ad una appartenenza politica o ad un’etnia specifica. È un fenomeno culturale e sociale che taglia come una lama la comunità in cui viviamo, e da cui dobbiamo proteggerci e tutelarci con l’arma da sempre più potente: la cultura, e nel campo di battaglia più delicato: la scuola. Per cambiare marcia e verso, servono servizi e welfare, reti istituzionali e investimenti reali. Su tutto questo ho intenzione di impegnarmi, anche nel mio ruolo di responsabile del Coordinamento Pari opportunità e rappresentanza di genere della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome”. PV/AO/RED/dmb

Ultimo aggiornamento: 24/11/2025