QT 1 “Chiarimenti urgenti in merito alla posizione della Giunta sul progetto della stazione AV MedioEtruria, a seguito delle dichiarazioni del Presidente della Regione Toscana”
A Nilo Arcudi (Tp/Uc – primo firmatario), Enrico Melasecche (Lega), Andrea Romizi (FI), risponde l’assessore Francesco De Rebotti: “Attendiamo l'esito anche delle elezioni regionali della Regione Toscana che ha una potestà importante dal punto di vista territoriale ed autorizzativo”
09 Ott 2025 13:16
5 minuti, 9 secondi
(Acs) Perugia, 9 ottobre 2025 – Nella parte riservata al question time (interrogazioni a risposta immediata) della seduta odierna dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, i consiglieri Nilo Arcudi (Tp/Uc – primo firmatario), Enrico Melasecche (Lega), Andrea Romizi (FI) hanno chiesto all’assessore Francesco De Rebotti “se la Giunta regionale conferma la propria posizione favorevole alla localizzazione della stazione AV a Creti, come già più volte espresso pubblicamente; se la Regione Umbria ha formalmente sottoscritto, o intende sottoscrivere, un protocollo d’intesa con la Regione Toscana che individui Rigutino come sede definitiva della stazione AV MedioEtruria; quali sono le motivazioni tecniche, strategiche e politiche che giustificherebbero l’abbandono dell’ipotesi Creti, già validata da RFI, a favore dell’opzione Rigutino; se e come si intende coinvolgere il Consiglio regionale, il Consiglio comunale di Perugia, i territori interessati e le amministrazioni locali umbre, le associazioni di categoria, la Camera di Commercio che si sono espressi in modo univoco a favore della soluzione Creti, prima di assumere decisioni definitive su una infrastruttura strategica di rilevanza nazionale che costituisce, in base al PRT, Piano Regionale Trasporti, preadottato dalla Giunta Tesei, un punto essenziale per conseguire l’obiettivo della definitiva rottura dell’isolamento dell’Umbria. Quali iniziative intende assumere la Giunta per evitare che la revisione unilaterale del progetto possa portare al blocco o alla cancellazione dell’intero piano per la stazione MedioEtruria ed alla perdita del finanziamento di 10 milioni di euro acquisito dalla precedente Giunta regionale grazie al quale RFI deve procedere alla progettazione della nuova struttura, in base alla formale indicazione dello stesso Ministero”.
Illustrando l’atto rispetto, Arcudi ha ricordato che “il 22 luglio 2025, il quotidiano La Nazione – Umbria ha riportato le dichiarazioni del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che annuncia la decisione di firmare con l’Umbria un protocollo d’intesa per la realizzazione della stazione AV MedioEtruria a Rigutino (AR) dopo che lo stesso dichiarò in un pubblico convegno a Roma che ‘non intendeva litigare con l’Umbria’ per cui qualsiasi soluzione localizzativa sarebbe stata ben accetta, pur di realizzare quella stazione indispensabile per entrambe le regioni. Il presidente Giani ha dichiarato che ‘ora la firma con l’Umbria è possibile’ grazie alla piena convergenza con la nuova Giunta umbra guidata dalla presidente Stefania Proietti, affermando: ‘Il nuovo accordo con l’Umbria consente di pensare in modo univoco alla stazione dell’alta velocità a Rigutino’. Il progetto prevede anche la realizzazione di una bretella sulla SR71 per collegare il confine umbro alla stazione in circa 4 minuti. In diverse occasioni, l’assessore regionale ai trasporti De Rebotti ha espresso pubblicamente il proprio indirizzo che confermava puntualmente la localizzazione della stazione AV a Creti, scelta da RFI e sostenuta dalla precedente Giunta regionale in quanto ritenuta più baricentrica e coerente con gli interessi infrastrutturali dell’Umbria. Infatti, RFI (Rete Ferroviaria Italiana), soggetto tecnico terzo e gestore della rete nazionale, ha individuato Creti come la migliore soluzione fra quelle possibili per la collocazione della stazione AV MedioEtruria, sulla base di valutazioni logistiche, ambientali e di accessibilità, anche a seguito dell'audizione di Trenitalia e della società NTV che gestisce Italo treno che hanno confermato in modo indiscutibile come Creti fosse la migliore soluzione anche alla luce dei casi precedenti della Medio Padana e di Afragola. La messa in discussione di questa ipotesi da parte delle Regioni coinvolte, in assenza di un nuovo parere tecnico ufficiale, rischia di compromettere la credibilità complessiva del progetto e delle stesse istituzioni che hanno partecipato al tavolo tecnico Toscana, Umbria, RFI, MIT, esclusivamente per interessi locali di alcuni operatori toscani in palese contrasto con il documento conclusivo predisposto da RFI, organo tecnico terzo che era stato indicato per accordo fra le parti, alla presenza dello stesso Enrico Giovannini, ministro alle Infrastrutture all’epoca della formalizzazione del tavolo suddetto. Appare infatti sempre più concreto il rischio che, di fronte a incertezze e contraddizioni istituzionali, RFI e il Ministero delle Infrastrutture siano costretti ad abbandonare il progetto MedioEtruria, con un danno gravissimo per l’Umbria e per l’intero Centro Italia. Chiediamo quindi chiarezza sulla posizione della Regione”.
L’assessore De Rebotti ha risposto che: “Il tema del trasporto ferroviario in generale coinvolge le regioni del centro Italia in particolare, che sono intimamente legate dal sistema del trasporto ferroviario. In questo periodo abbiamo dovuto sostenere una battaglia per non veder finire tutti i nostri treni regionali in linea lenta sulla direttissima, cosa su cui c'è stata oggettivamente una importante risposta. Questo sistema legato nei contratti di servizio delle regioni è sottoposto a quotidiane difficoltà, impedimenti che ai nostri pendolari rendono la vita difficile. Quindi la prima questione è che quando si parla di rapporti con le altre regioni, fino ad arrivare a sottoscrizione di convenzioni sui vari temi, e in particolare sul tema infrastrutturale rappresenta un obiettivo strategico perché di questo sistema, in particolare del trasporto ferroviario, si ragiona insieme. Oggi registriamo, in una fase in cui il governo regionale della Toscana si sta rinnovando, una incertezza rispetto all'obiettivo di quella regione, che dovrà mettere a terra, perché è su quel territorio che si fa l'intervento. Intervento che passa anche attraverso il supporto tecnico ed iter autorizzativo che riguarda la Regione. Quindi: c’è un atto, c'è un finanziamento per la progettazione che sta andando avanti, noi attenderemo con pazienza l'esito anche delle elezioni regionali della Toscana e qualsiasi sarà il soggetto che vincerà le elezioni e che sarà chiamato ad assumere la responsabilità di guidare la Regione sarà il nostro punto di riferimento. Come stiamo facendo con le altre regioni confinanti, dobbiamo creare un rapporto proficuo con tutte per la gestione del trasporto ferroviario. Alcuni giorni fa ho autorizzato il ‘Regionale veloce 45/14’, che va verso Terni, a fare una fermata ad Orte, questo anche su richiesta dell’assessore del Lazio. Noi siamo chiamati a condividere progetti e visione dei nostri trasporti interregionali. Quindi, come ho fatto fin dall’inizio del mio assessorato, a prescindere dalle mie note opinioni personali, il tema sarà quello di un confronto con la Regione Toscana che ha una potestà importante dal punto di vista territoriale ed autorizzativo. Il nostro sarà un ragionamento proficuo negli interessi dell'Umbria. Il mio primo atto, quando si insedierà il nuovo Governo regionale toscano è attivare un confronto su questo tema e su altri”.
Nella replica, Arcudi si è dichiarato “totalmente insoddisfatto dalla risposta basata su un grande quadro di contesto, dove non si capisce cosa vuole fare la Giunta. Se lei è convinto su Creti deve difendere la sua volontà. Rispetto alle infrastrutture non abbiamo capito nulla di cosa intendete fare e dopo un anno dal vostro insediamento non si capisce quale strategia avete nell’interesse dell’Umbria. E questo riguarda l’altra grande opera del Nodo di Perugia. Siccome non avete la volontà di andare avanti continuate a buttare la palla in tribuna. Dovete rispondere concretamente, prendendovi le vostre responsabilità, alle esigenze infrastrutturali dell’Umbria”. AS