“Conti in attivo e nessun buco in sanità, aumentare le tasse agli umbri è una scelta politica ingiustificata”
Nota dei consiglieri regionali di opposizione
18 Set 2025 09:56
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(Acs) Perugia, 18 settembre 2025 – “Dai numeri ufficiali emerge con chiarezza che la Regione Umbria nel 2024 non solo non ha buchi nei propri conti, ma ha chiuso con risultati positivi. Lo ha confermato il direttore regionale al bilancio, Luigi Rossetti, che in Prima Commissione ha certificato un bilancio consolidato 2024 della Regione Umbria in attivo per 57 milioni di euro. Un risultato che fa seguito ai 61 milioni del 2023, anch’essi attestati dalla direzione economica”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali di opposizione Donatella Tesei, Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia) e Nilo Arcudi (Tp-Uc).
“Dati – continuano i consiglieri di minoranza - che parlano da soli. Il 2024 è stato l’ultimo bilancio dell’amministrazione regionale di centrodestra. La presidente Proietti si è insediata a fine anno, incidendo solo marginalmente su questi numeri, che restano il frutto di una gestione economica attenta e rigorosa dopo i tanti debiti lasciati dalla sinistra nel trasporto pubblico, la situazione disastrosa delle partecipate, il fallimento delle Comunità Montane e del Fondo Monteluce, gli strascichi di Concorsopoli e molto altro ancora. La stessa Corte dei Conti, nella parifica, ha bacchettato la Regione guidata dalla presidente Proietti per accantonamenti eccessivi (circa 50 milioni in più rispetto al 2023), risorse che potevano essere investite in sanità, trasporti, sociale. A questo si aggiunge che nel 2025 entreranno nelle casse regionali anche le risorse del payback sui dispositivi medici, non imputate al bilancio 2024, che renderanno ancora più evidente la solidità finanziaria”.
“Alla luce di tutto questo, – chiedono i consiglieri di opposizione - come può la Giunta Proietti giustificare la scelta di imporre ai cittadini umbri 184 milioni di tasse in più? È un vero e proprio salasso che non trova alcuna motivazione nei numeri, nei bilanci o nelle relazioni dei dirigenti regionali, che hanno confermato la sanissima gestione dell’intero sistema delle partecipate e della sanità umbra. Non esiste alcun ‘buco’, non esiste alcun disavanzo che giustifichi l’aumento delle imposte. L’unica verità – concludono - è che la nuova amministrazione ha deciso di mettere le mani nelle tasche degli umbri, colpendo famiglie, lavoratori e imprese. Una scelta esclusivamente politica e profondamente sbagliata, che continueremo a denunciare con forza”. RED/dmb