“Con il nuovo Provveditorato penitenziario a Perugia l’Umbria ritrova centralità e strumenti per affrontare le criticità delle carceri”
Nota dei consiglieri Melasecche e Tesei (Lega Umbria)
01 Set 2025 15:05
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(Acs) Perugia, 1 settembre 2025 - “L’uscita odierna del Bollettino ufficiale del ministero della Giustizia segna una data storica: è ufficialmente operativo il nuovo Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria di Umbria e Marche con sede a Perugia. È un traguardo che la Lega ha inseguito con coerenza e determinazione, nella consapevolezza che soltanto riportando a Perugia un centro decisionale autonomo fosse possibile affrontare diverse criticità, tra le quali l’emergenza del sovraffollamento carcerario”. Lo dichiarano i consiglieri regionali Enrico Melasecche (capogruppo Lega Umbria) e Donatella Tesei (Lega Umbria).
“Si tratta - spiegano gli esponenti di opposizione - di un presidio che consentirà di gestire con maggiore efficacia i flussi dei detenuti, evitando che nelle nostre carceri vengano trasferiti soggetti da altre regioni, aggravando una situazione già critica per tutte le strutture umbre. Il nuovo Provveditorato non nasce per caso, ma è il frutto di un percorso politico e istituzionale che la Lega ha seguito passo dopo passo, sia in Regione sia a livello parlamentare grazie all’impegno dell’On. Riccardo Augusto Marchetti. Un plauso va rivolto al sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, che ha creduto fin dall’inizio in questa battaglia e l’ha accompagnata fino al risultato finale. Con questo atto si chiude la stagione dei maxi-provveditorati voluti dalla sinistra, che hanno penalizzato territori come il nostro. La Lega, in Regione come a livello nazionale, continuerà a impegnarsi per sostenere chi ogni giorno garantisce il funzionamento delle carceri: gli agenti della polizia penitenziaria. Uomini e donne - concludono Melasecche e Tesei - che, in condizioni spesso proibitive, portano avanti un lavoro difficilissimo, mettendo talvolta a rischio anche la loro incolumità. A loro rivolgiamo la nostra riconoscenza e garantiamo che non saranno mai lasciati soli”. RED/mp