“Riordino della disciplina dei Garanti regionali”
03 Set 2025 12:51
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(Acs) Perugia, 3 settembre 2025 – “Con questa proposta di legge puntiamo a razionalizzare ed efficientare il garante dei detenuti, quello dei minori e quello dei disabili. Tre figure che danno tutela a fasce specifiche di fragilità, che danno voce a chi voce non ne ha”. È quanto ha dichiarato la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Sarah Bistocchi, durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge “Figure di garanzia regionali. Riordino della disciplina legislativa dei Garanti regionali”, che si è svolta questa mattina presso la Sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni.
Durante l’incontro con la stampa la presidente Bistocchi ha spiegato che “con la proposta di legge che ho presentato, e che lunedì sarà all’ordine del giorno della Prima commissione consiliare, diamo a queste figure di garanzia regionali una normativa più coerente, più omogenea e più uniforme. I tre Garanti devono essere le dita di una stessa mano, parti diverse, ma dello stesso corpo, non corpi esterni ed estranei. Per questo ci sarà un ufficio unico dei garanti che verrà riportato all’interno di Palazzo Cesaroni. È inoltre opportuno rendere omogenea anche l’indennità da loro percepita, che sarà pari al 15% di quella di un consigliere regionale. Tra le novità anche la durata del mandato, che sarà triennale, non più quinquennale, e rinnovabile. Con il riordino della disciplina legislativa dei tre Garanti pensiamo che anche le loro funzioni possano essere rafforzate".
SCHEDA
La proposta di legge nasce dalla necessità di riordinare, rendere omogeneo e semplificare il panorama normativo regionale che disciplina le figure dei Garanti regionali. Attualmente, le disposizioni relative al Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, al Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale e al Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità sono frammentate in diversi atti legislativi. L'obiettivo principale è quello di unificare in un unico testo organico tutte le norme pertinenti, garantendo maggiore chiarezza, coerenza e funzionalità all'azione di queste importanti figure regionali di garanzia, apportando elementi di novità rispetto all’attuale normativa. Si intende semplificare il quadro legislativo e rafforzare l'efficienza e l'efficacia della tutela dei diritti dei cittadini nella nostra regione, in particolare per le categorie più vulnerabili che queste figure sono chiamate a proteggere. Un punto cardine della proposta è la piena affermazione dell'autonomia e dell'indipendenza degli organi di garanzia: i Garanti non sono soggetti ad alcuna forma di controllo da parte di organi regionali. La proposta definisce con maggiore precisione i requisiti di professionalità, la competenza e l’esperienza necessari. A tal fine si introduce espressamente il possesso della laurea, attualmente non richiesta per potersi candidare. Tra le novità la durata dell'incarico è fissata in tre anni, e non più in cinque come attualmente previsto, e si prevede la rieleggibilità per almeno un’altra volta, attualmente non consentita. Gli organi di garanzia avranno sede presso l'Assemblea legislativa, che fornirà i locali e i mezzi strumentali. La Giunta regionale metterà a disposizione le risorse umane, che si dovranno organizzare in un ufficio unico dei Garanti regionali. La proposta di legge uniforma il trattamento economico di tutti i Garanti, prevedendo un'indennità mensile pari al quindici per cento dell'indennità mensile lorda di carica spettante ai consiglieri regionali, oltre al trattamento di missione per le trasferte. DMB/