(Acs) Perugia, 23 maggio 2013 - “Con la morte di Don Andrea Gallo non sparisce solo un grande uomo devoto ai suoi ideali, un combattente scomodo e coraggioso, ma se ne va anche la parte della Chiesa migliore, quella che piace a noi, una Chiesa giusta e priva di discriminazioni, inclusiva e amorevole senza se e senza ma”. È quanto scrive in una nota il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) che, del sacerdote genovese ricorda come “il suo impegno appassionato lo ha portato sempre lontano dalle 'corti', laddove 'il sole del buon Dio non dà i suoi raggi...ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi...' come cantava il suo grande amico Fabrizio De Andrè”.
“Don Gallo – scrive ancora Goracci - non era un semplice prete, ma un uomo che ha avuto il fegato di opporsi alla Chiesa 'costituita' denunciandone i limiti e gli intrallazzi con i poteri forti, senza remore, fondando alla metà degli anni '70 una sua comunità, San Benedetto al Porto, per ospitare i più poveri e gli emarginati della società. In una battaglia durata 84 anni – continua -, don Gallo è stato sempre in prima linea, da vero partigiano, qual'era, ed è certamente dovunque ora si trovi. Ha cercato di conciliare la vocazione per la Chiesa, quella che lui chiamava sua, la vera chiesa di Cristo e dei poveri, con le sue guerre di strada, le lotte per il lavoro, il diritto di cittadinanza agli stranieri, la difesa di tutti gli ultimi, dai palestinesi agli oppressi dell'Africa e dei quartieri disgraziati delle nostre città, ai tossicodipendenti per i quali si augurava la liberalizzazione di tutte le droghe, per tagliare una buona volta l'erba sotto i piedi della criminalità organizzata. Un vero Partigiano vestito da prete. Ricordo quel suo cantare 'Bella ciao' alla fine di una messa, un'emozione unica”.
Per Goracci, Don Gallo, “uomo e prete di sinistra, quella più radicale, ha sfilato sempre in difesa dei diritti civili, nelle piazze e nelle manifestazioni, ai presidi dei disoccupati e ai cortei per i diritti delle coppie omosessuali. Sempre contro i potenti e solidale con gli oppressi. Sempre di parte. Ti porteremo con noi – conclude - nell'angolo più prezioso del nostro cuore, fino alla vittoria, compagno Gallo”. RED/as