L’Assemblea approva il “Complemento di sviluppo rurale dell’Umbria 2023-2027”

Con 14 voti favorevoli e 3 astenuti, via libera dall’Aula al “Complemento di sviluppo rurale dell’Umbria 2023-2027”, atto predisposto dalla Giunta regionale

Data:

22 Nov 2022 16:13

Tempo di lettura:

8 minuti, 33 secondi

(Acs) Perugia, 22 novembre 2022 - L’Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato con 14 voti: 12 favorevoli (Lega, Fdi, FI, Tesei per l’Umbria) a cui si sono aggiunti quelli di Fora (Patto civico) e Porzi (Gruppo misto); 3 astenuti (Meloni e Bettarelli-Pd, Bianconi (Gruppo misto), e con il consigliere De Luca (M5S) che ha annunciato la non partecipazione al voto, il “Complemento di sviluppo rurale dell’Umbria 2023-2027”, atto predisposto dalla Giunta regionale.

Prima del voto il relatore di maggioranza, Valerio MANCINI (presidente Seconda commissione), ha spiegato che “il Complemento dello sviluppo rurale 2023/27 rappresenta il documento di programmazione regionale attuativo della strategia nazionale della Pac 2023/2027 dello sviluppo rurale in Umbria. L’obiettivo strategico è quello di perseguire la vitalità delle aree rurali dell’Umbria intervenendo positivamente sul sistema economico regionale attraverso il settore agricolo, agroalimentare e forestale. Si punta dunque a rafforzare ed ampliare la capacità competitiva delle imprese connesse; innalzare il grado di resilienza utilizzando le leve della sostenibilità ambientale; ridurre i divari tra territori dal punto di vista economico e sociale mettendo a disposizione strumenti per sostenere l’occupazione (soprattutto giovanile e per le donne) e servizi di attrattività territoriale. Il Crs per l’Umbria contiene 45 interventi attuativi. Presenta specificità regionali che concorrono ad assicurare un'attuazione efficiente ed efficace degli stessi interventi; concorre alla definizione del quadro di riferimento per l’efficacia dell’attuazione del Piano strategico nazionale della Pac. L’accordo per il riparto raggiunto nella Conferenza Stato Regioni prevede una dotazione finanziaria per l’Umbria pari a 534,5 milioni di euro. Una dotazione, è stato sottolineato, pari o superiore a quanto previsto anche per regioni molto più grandi dell’Umbria e questo - ha sottolineato Garofalo - anche grazie alle ottime performance di spesa sempre mantenute nel corso delle altre, precedenti programmazioni. Gli obiettivi generali riguardano: ‘Promuovere un settore agricolo intelligente resiliente e diversificato che garantisca la sicurezza alimentare’, risorse previste 152milioni 635mila euro; ‘Rafforzare la tutela dell’ambiente e l’azione per il clima e contribuire al raggiungimento degli obiettivi in materia di ambiente e clima dell’Unione’, risorse previste 194milioni 490mila euro; ‘Rafforzare il tessuto socio-economico delle aree rurali’, risorse previste 149milioni 700mila euro; ‘Promuovere e condividere le conoscenze, l’innovazione e la digitalizzazione e di incoraggiarne l’utilizzo’, risorse previste 22milioni 12mila euro”. 

Con riferimento alle audizioni in Commissione, Mancini ha osservato che “dagli interventi dei soggetti portatori di interesse è emersa condivisione degli obiettivi dello strumento e apprezzamento per la dotazione economica consistente destinata alla nostra regione. È stata inoltre ribadita – ha detto Mancini - la necessità di investimenti affinché le imprese vengano dotate degli strumenti utili a portare avanti le produzioni nonostante l’intensificarsi degli eventi meteorologici avversi, a volte catastrofici. Relativamente a questo aspetto, è stata sottolineata l’importanza di ripartire gli aiuti secondo logiche improntate alla sostenibilità ambientale e sociale. Per ciò che concerne la questione ambientale, è stato chiesto di riservare attenzione particolare alla risorsa acqua, con la proposta di creare dei piccoli bacini di raccolta, in particolare nelle aree montane, che rischiano altrimenti di soccombere. Grande entusiasmo è stato mostrato per la volontà di sostenere start up e giovani imprenditori, che sono i più esperti e reattivi per ciò che riguarda l’evoluzione tecnologica. L’impiego delle risorse previste nel Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027 deve concorrere in maniera fattiva a incentivare il Made in Italy ed il made in Umbria anche attraverso misure di contrasto all’adozione del sistema di etichettatura semaforico francese ‘nutriscore’ a vantaggio del sistema alternativo italiano a batteria ‘nutrimeter-nutrinform’, come già deliberato da questa Assemblea Legislativa nel maggio 2021. Nella ripartizione dei fondi è stato anche considerato il settore dell’apicoltura attraverso la misura ACA18 (finanziamento 100mila euro) . I nostri apicoltori producono miele di altissima qualità e concorrono alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, pertanto è necessario valutare e predisporre un incremento delle risorse a loro dedicate al fine di dare un contributo ancor più concreto”.

Michele BETTARELLI (Relatore di minoranza) ha ricordato che “se l’atto è oggi alla discussione dell’Aula è grazie a noi consiglieri di opposizione che in Seconda Commissione, attraverso la nostra presenza abbiamo permesso il raggiungimento del numero legale permettendo all’atto di avere un iter completo con l’approdo in Aula. Mi piace poi rimarcare il fatto che il dirigente dell’assessorato, Franco Garofalo, in Commissione ha affermato che se oggi all’Umbria vengono assegnate le ingenti risorse di circa 545milioni di euro lo si deve alle ottime programmazioni di chi negli anni ha amministrato la Regione, assessori e presidenti. Grazie a questo, oggi l’Umbria può contare su risorse pari o addirittura superiori rispetto a quelle previste per Regioni molto più grandi. Lo si deve, ad esempio, a chi ha pensato di introdurre nelle misure dell’ex Psr il tabacco (Giunta Lorenzetti). Va dunque dato atto del buon lavoro attuale dell’assessorato, ma senza dimenticare il passato. Dai soggetti, particolarmente rappresentativi, ascoltati in Commissione è emersa sostanziale condivisione per lo strumento predisposto grazie ad una concreta fase partecipativa. Ci sarà tuttavia tempo per aggiustare eventuali misure su cui è emerso comunque qualche appunto. Dobbiamo incentivare chi decide di fare agricoltura. Questo è uno strumento di programmazione importante che deve camminare attraverso tempi certi. Noi monitoreremo ovviamente con attenzione rispetto a quanto verrà fatto e sulle misure che andranno in attauzione. Importante l’aspetto turistico legato ad un ambito prettamente agricolo”. 

Interventi:

Thomas DE LUCA (M5S): “In una comparazione con le altre regioni, l’Umbria è riuscita a mantenere un budget importante. Su alcuni punti all’interno di questo strumento il mio giudizio è positivo. Ho chiesto per anni un intervento sulla biodiversità e in particolare sul tema della varietà delle razze autoctone di interesse agrario e della conservazione del patrimonio genetico che richiede un approccio attivo per garantire la sopravvivenza di determinate, importanti specie, come, ad esempio la capra facciuta della Valnerina. Importante sarà trovare nuove risorse per ambiti specifici, pensando, tra l’altro, a come intervenire al meglio rispetto ai cambiamenti climatici. Negli ultimi venti anni si sono verificati eventi estremi con una frequenza anomala. Serve immaginare un cambio radicale di paradigma. È necessaria la predisposizione e la creazione di un tavolo scientifico con anche i portatori di interesse, anche del mondo agricolo, che possa declinare sul territorio le risultanze scientifiche spiegando che l’utilizzo corretto delle risorse. Molto importante è il tema delle aree interne, vanno rafforzate le aree rurali prevedendo i servizi necessari per far sì che anche i giovani possano programmare la loro vita nel settore dell’agricoltura. Chi abita nelle montagne umbre e nelle aree interne va premiato perché è importante anche e soprattutto per la salvaguardia dell’importante identità culturale”.

Andrea FORA (Patto civico per l’Umbria): “Il documento contiene un obiettivo strategico condivisibile, sia nei contenuti, che nel metodo. Viene riconosciuto il sistema agricolo come comparto strategico fondamentale per la nostra regione. L'agricoltura è capace di generare valore e sviluppo tenendo insieme la competitività delle imprese e la necessità di leva per la sostenibilità ambientale e sociale. Uno sviluppo armonico del settore agricolo con la dovuta attenzione alla biodiversità. Bene il metodo, con il lavoro del tavolo verde che, attraverso una concreta partecipazione, ha costruito le importanti assi portanti. Grazie al lavoro dell’assessore Morroni che ha sventato il rischio del taglio di risorse. Un dato economico rilevante è l’ottimo lavoro, politico e tecnico, svolto in passato. Bene le risorse per fronteggiare le emergenze climatiche ambientali. Importante sarà la capacità di mettere a sistema le risorse economiche. La base di imprese, piccole e medie, hanno bisogno e necessità, spesso, di essere guidate ed accompagnate, per questo sono importanti processi che rafforzino il sistema delle aziende agricole e di accompagnamento in processi di trasformazione. Due raccomandazioni: vigilare bene, in fase esecutiva, nei criteri di selezione; capacità della macchina organizzativa nell’applicare concretamente la programmazione europea”.

Donatella PORZI (Gruppo misto): “Un documento interessante ed utile per la comunità regionale. E questo anche grazie al buon lavoro di programmazione ed attuazione dei precedenti Psr. L’Umbria è fatta anche di piccole e piccolissime imprese ed anche per questo, rispetto alle risorse a pioggia, a volte sono comunque importanti per dare risposte a realtà all’interno di aree interne che vanno sostenute perché presidio in luoghi difficili da vivere anche e soprattutto per mancanza di servizi. Le piccole e piccolissime aziende avrebbero bisogno di sostegni specifici. Nella predisposizione di questo documento programmatico, positivo il dialogo avuto con associazioni e istituzioni che operano nel territorio, tra i quali mi piace sottolineare l’importanza dei Gal e delle loro specificità. Le risorse previste in questo Csr sono notevoli e vanno investite al meglio per programmare il futuro della nostra Umbria”.

L’assessore Roberto MORRONI, dopo aver ripercorso e spiegato le varie fasi che hanno portato alla predisposizione finale del “Complemento di sviluppo rurale dell’Umbria 2023-2027” ha detto che questo strumento, per l’Umbria, ha come “obiettivi principali quelli volti a sostenere la competitività e la resilienza del settore agricolo, agroalimentare e forestale; a tutelare l’ambiente del paesaggio, a rafforzare il tessuto socio economico delle aree rurale, principalmente attraverso la qualificazione ed il miglioramento della competitività dei sistemi produttivi locali e delle imprese. Ma anche la promozione dei processi di innovazione e ricerca, la promozione e valorizzazione del territorio e delle risorse naturali ed ambientali, il miglioramento del sistema di formazione, dell’inclusione sociale con l’obiettivo di dare stimolo e supporto all’aumento dell’occupazione. Un passaggio importante, frutto del confronto in fase di partecipazione, è stato il mettere in campo un sistema innovativo rispetto ai tetti, utile a coniugare due obiettivi: evitare concentrazioni eccessive di risorse verso pochi e limitati destinatari; favorendo al contempo un’attività di sostegno ed impegni verso realtà più avanzate del sistema agroalimentare ed agricolo dell’Umbria. L’introduzione dei tetti, correlati alla capacità produttiva ed al livello dimensionale delle imprese, rappresenta un risultato importante, qualificante che ci permette di centrare in pieno l’esigenza di guardare alle piccole e medie aziende e alle loro necessità di crescere e di essere supportate nei processi di sviluppo e dall’altra di dare un’attenzione a quella importantissima parte del tessuto delle imprese più grandi. Essere arrivati alla condivisione con gli stakeholder e con i soggetti portatori di istanze diverse è stato un risultato politico molto importante. La consapevolezza della valenza e dell’importanza di questo strumento e di questa programmazione ci ha spinti a pianificare un’attività intensa di contatto con il territorio. E proprio dalla giornata di domani daremo vita ad un tour che ci porterà ad ascoltare e trasferire nelle diverse parti dell’Umbria i contenuti di questo strumento. Lo facciamo perché crediamo importantissimo diffondere un’informazione il più puntuale possibile sulle importanti opportunità che Csr può mettere a disposizione nel prossimo quinquennio per lo sviluppo e la crescita della nostra regione e di comparti che all’interno di essa rivestono un ruolo significativo e centrale”.

Dichiarazioni di voto

Vincenzo BIANCONI (Gruppo Misto): “Bene l’assessore Morroni per aver portato a casa risorse per nulla scontate. Bene anche il metodo di lavoro, la partecipazione e la condivisione sono la chiave per la costruzione di percorsi condivisi. Tra le raccomandazioni, inserire nel tour per la spiegazione dello strumento, anche la Valnerina. Significherebbe inserire un’area con grandi difficoltà, molte delle quali anche del rimanere in piedi. Auspico un'adeguata attenzione per le aziende di questo territorio dove è veramente difficile, oggi, fare agricoltura. Difficoltà legate a vincoli, quindi a realizzare pozzi. La mancanza di acqua, in generale, è un grande e grave problema. Per questo servono specifici finanziamenti da legare ad utili soluzioni e che potrebbero dare vita a progetti ambiziosi. L’innovazione in agricoltura è centrale e fa la differenza, ma deve poter essere alla portata di tutti”. AS/

 

Ultimo aggiornamento: 24/11/2022