(Acs) Perugia 18 novembre e 2010 – “Quanto è successo a casa Alpaca, con una testa di cane trovata nel giardino, è la dimostrazione di quello che dissi qualche giorno fa nell'Aula di Palazzo Cesaroni: ‘emerge un sistema che assomiglia a quello tipico delle zone con infiltrazioni mafiose’”.
Ad affermarlo è il consigliere Raffaele Nevi, presidente del gruppo regionale del Pdl che aggiunge, “la mia non era una battuta per colpire l'attenzione dei media, o frutto del ‘furore oppositorio’ del PdL come è stato detto, ma la costatazione che gli interessi che ruotano intorno al potere pubblico in Umbria sono talmente forti che vengono usati metodi mafiosi”.
Nevi ritiene necessario “riflettere seriamente sulla vicenda, “forse anche all'interno dell'apposita commissione sulle infiltrazioni malavitose”, esprime “la solidarietà e la vicinanza più totale del Pdl alla famiglia Alpaca, e si augura che “da parte di tutti ci siano parole chiare per evitare che anche questo grave fatto venga minimizzato da chi governa questa Regione”.
Oggi, ammonisce Nevi, “abbiamo la dimostrazione che qui in Umbria c'è un sistema che si regge sull'intimidazione, che genera omertà. Ciò, come emerge dalle intercettazioni, è alimentato dal potere politico istituzionale e i risultati sono deviazioni comportamentali che portano a questi gesti nei confronti di chi si permette di denunciare o solo svelare (nelle intercettazioni) come funziona il regime”. Red/gc