EDILIZIA: “INTRODURRE IL 'MUTUO SOCIALE' A FAVORE DELLE CATEGORIE SOCIALI PIÙ DEBOLI” - PROPOSTA DI LEGGE DEI CONSIGLIERI PDL

I consiglieri regionali del Pdl hanno depositato una proposta di legge di loro iniziativa riguardante l'introduzione del cosiddetto “mutuo sociale”, consistente nell'agevolazione all'acquisto della casa, per i cittadini meno abbienti, con rate mensili che non superino il 20 per cento dello stipendio e con interesse non superiore all'1 per cento. “Uno strumento forte e innovativo – spiega il primo firmatario Rocco Valentino – che attribuisce in via immediata il diritto reale di abitazione e successivamente la piena proprietà”.

Data:

05 Mar 2012 00:00

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(Acs) Perugia, 5 marzo 2012 – I consiglieri regionali del Pdl (Valentino, Nevi, Lignani, Monni, Mantovani, Rosi e Modena) hanno depositato una proposta di legge riguardante l'introduzione del cosiddetto “mutuo sociale” come integrazione alla legge regionale “23/2003” (Norme di riordino in materia di edilizia residenziale pubblica).


 

Abbiamo voluto dare un indirizzo certo alla politica regionale in materia di edilizia residenziale pubblica – spiega il primo firmatario Rocco Valentino – vista la sfavorevole congiuntura economica attuale e la conseguente inaccessibilità per troppe persone di acquistare casa sul libero mercato, unita agli elevati tassi d'interesse sui mutui praticati dagli istituti di credito. È noto, inoltre, che i cittadini meno abbienti non sono neanche ammessi all'accesso al credito, a causa del loro reddito limitato, a volte anche incerto, e dall'assenza di garanzie”.


 

L'istituto del mutuo sociale – continua Valentino - si manifesta come uno strumento forte ed innovativo per consentire a determinate categorie di poter risolvere il problema della casa. Attraverso questo strumento, ai soggetti in possesso dei prescritti requisiti, viene attribuito in via immediata il diritto reale di abitazione e, successivamente, la piena proprietà, previo pagamento rateale di una somma corrispondente al costo di costruzione dell'immobile edificato su terreni in disponibilità pubblica. Le rate mensili, fisse, all'1 per cento di interesse, non possono eccedere il 20 per cento del reddito mensile del nucleo familiare del beneficiario e sono sospese in corrispondenza di eventi negativi che si dovessero manifestare in capo al beneficiario medesimo”.


 

Con questa proposta - conclude Valentino- riteniamo di aver fornito alla Regione Umbria uno strumento di facile e immediata applicazione, dei cui effetti positivi potranno godere, entro un breve periodo, tutte le classi sociali più deboli: ora tocca alla maggioranza dimostrare la propria sensibilità in merito ad un argomento di così grande interesse pubblico”. RED/pg

Ultimo aggiornamento: 05/03/2012