DERAGLIAMENTO TRENO “UMBRIA TPL”: “IL DEBUTTO DELL'AZIENDA UNICA DIMOSTRA LA CARENZA DI SICUREZZA E PENALIZZAZIONE DEL FERRO DA ME DENUNCIATA IN PASSATO” – NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL)
26 Gen 2011 00:00
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(Acs) Perugia, 26 gennaio 2011 – “Potevano esserci conseguenze ben più gravi nel deragliamento del treno della Umbria Tpl nel tratto Acquaparta-Massa Martana: è andata bene, ma emergono inquietanti interrogativi sulla sicurezza della linea e sugli investimenti nella ex FCU”. Così Andrea Lignani Marchesani (Pdl) che sottolinea il fatto di essere stato “facile ed inascoltato profeta” per quanto concerne la “forte penalizzazione del ferro”, escluso dal Consiglio di amministrazione della Azienda e “saccheggiato nelle proprie disponibilità finanziarie”.
“Come si ricorderà - spiega Lignani Marchesani - le casse della Fcu videro nel corso del 2010 un trasferimento di fondi per un milione di euro verso la mobilità alternativa di Spoleto come a suo tempo sottolineai in un'apposita interrogazione. L'assessore Rometti, non più tardi dello scorso 12 ottobre, replicò dichiarando che in un'Azienda unica i fondi debbono andare dove servono al momento’. L'incidente di questa mattina – aggiunge - dimostra come la ex Fcu necessitasse di quei fondi e come occorra una più puntuale manutenzione non solo per essere più competitiva come vettore, ma anche e soprattutto per garantire elementari standard di sicurezza”.
A giudizio di Lignani Marchesani, se la manutenzione della ferrovia regionale deve seguire la stessa sorte delle strade comunali e provinciali “non ci sarebbe da stare allegri, visto che un deragliamento può avere più serie conseguenze di un incidente su gomma, con il serio rischio di implementare il triste primato regionale delle vittime del lavoro. Nelle prossime ore – conclude - sarà depositata sulla vicenda un'interrogazione a risposta immediata”. RED/
