CRISI FASCIA APPENNINICA: “EMERGENZA LAVORO STA INNESCANDO EFFETTO DOMINO” - I CONSIGLIERI DEL PD LOCCHI, SMACCHI E BARBERINI CHIEDONO INTERVENTI STRAORDINARI CON UNA MOZIONE DA DISCUTERE IN AULA

Con il testo di una mozione da discutere in Aula, a favore dei lavoratori delle imprese in crisi della fascia appenninica umbra, il capogruppo del Partito democratico Renato Locchi, assieme ai consiglieri Andrea Smacchi e Luca Barberini, propone “la sospensione dei tributi locali, il versamento della contribuzione fiscale e previdenziale, il pagamento delle rate di mutui e prestiti per i dipendenti delle imprese della dorsale appenninica umbra in crisi”.

Il Pd, si afferma nella mozione, “non permetterà che la crisi porti alla rassegnazione di tanti cittadini in difficoltà e proseguirà nella sua battaglia politica in difesa della dignità dei lavoratori e del lavoro.

Data:

24 Gen 2012 00:00

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(Acs) Perugia 24 gennaio 2012 – Provvedimenti straordinari, anche di natura fiscale, in favore dei lavoratori delle imprese in crisi della fascia appenninica”. Lo chiedono in una mozione da discutere in Consiglio regionale il capogruppo del Partito democratico Renato Locchi, assieme ai consiglieri Andrea Smacchi e Luca Barberini, proponendo “la sospensione dei tributi locali, il versamento della contribuzione fiscale e previdenziale, il pagamento delle rate di mutui e prestiti per i dipendenti delle imprese della dorsale appenninica umbra in crisi”.


Con l'apertura della vertenza Faber – sottolineano nel documento i tre consiglieri regionali del Pd – il territorio appenninico ha subito l'ennesimo colpo in un quadro economico e sociale già fortemente compromesso dalla pesante crisi. Interi settori produttivi come l'edilizia, la metalmeccanica, l'agroalimentare, la ceramica artistica, gran parte delle aziende dell'artigianato diffuso, fino ad arrivare al terziario, sono ormai da mesi in ginocchio”.


Su circa 70mila residenti – spiegano – vi sono ormai più di 3mila lavoratori interessati da provvedimenti di cassa integrazione, mobilità e disoccupazione: numeri che dAnno l'idea di come in quest'area si sia abbattuto un vero e proprio terremoto economico e sociale che sta producendo un'emergenza molto simile a quella causata dagli eventi sismici del 1997. Una situazione straordinaria che rischia di degenerare in un vero e proprio effetto domino, che potrebbe a breve coinvolgere anche altre imprese”.


 

In questo contesto – proseguono – si rendono necessari interventi straordinari ed urgenti, in grado di aiutare concretamente famiglie ed imprese che vivono ed operano nel territorio della fascia appenninica. Sulla scorta della positiva esperienza vissuta subito dopo il sisma, che vide la Regione capofila in una grande opera di solidarietà, si è ritenuto doveroso presentare una mozione per impegnare la Giunta e il Consiglio regionale a mettere in atto tutti quei strumenti in grado di attutire gli effetti della crisi su famiglie ed imprese”.


 

Per i tre esponenti del Pd, “è necessaria un’azione politica efficace e lungimirante che coinvolga le istituzioni locali, l'Inps, gli istituti di credito ed il Governo. A quest'ultimo si chiede in particolare di mantenere l’impegno finanziario di 35 milioni di euro previsto nell’Accordo di programma. In questa fase – aggiungono – lo stesso utilizzo dei fondi Fas dovrà essere programmato senza vincoli, con l'obiettivo di arginare l'emergenza e di sostenere quei lavoratori espulsi dal sistema produttivo”.


 

Il Pd – concludono – non permetterà che la crisi porti alla rassegnazione di tanti cittadini in difficoltà e proseguirà nella sua battaglia politica in difesa della dignità dei lavoratori e del lavoro”. Red/gc

Ultimo aggiornamento: 24/01/2012